Ex Cotonificio Siciliano, si attendono risposte sul destino della struttura

Dopo il dissequestro dell’area, il 10 giugno è stato effettuato un primo sopralluogo tecnico della struttura risalente agli anni 50

cotonificio siciliano

Si è tenuto il 10 giugno il sopralluogo all’ex Cotonificio Siciliano, un importante passo per il futuro della struttura sita a Partanna Mondello. Presenti l’associazione Aiace Palermo, in rappresentanza di comitati, residenti e imprenditori, e i rappresentanti dell’Assessorato Regionale al bilancio e della Protezione Civile Regionale.

Il destino del sito

Per procedere al sopralluogo all’interno della struttura si è atteso il dissequestro dell’area, ottenuto la scorsa settimana. Adesso inizierà una nuova fase nella quale si dovrà decidere quali saranno le sorti dell’ex Cotonificio Siciliano. La prima opzione è quella di trasformarlo nella sede regionale della Protezione Civile. A tal proposito, come spiegato a Palermo Live da Eduardo Marchiano, presidente dell’Associazione Aiace Palermo, si è proceduto nel corso del sopralluogo a verificare lo stato conservativo della costruzione e alcuni aspetti tecnici.

Qualora tale opzione non dovesse andare in porto, l’associazione ha proposto un concorso di idee, che dia l’occasione di avanzare progetti produttivi e socio culturali per il sito, in linea con le esigenze del territorio nell’ottica di una rigenerazione urbana.

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Ex Cotonificio Siciliano, una lunga vicenda

L’associazione Aiace ha sempre incentrato il suo operato sulla tutela di questo ex Opificio dalla storia lunga e travagliata, intravedendone le enormi potenzialità. Si ricorda, in particolare, il rischio di demolizione che la struttura ha corso davanti alla volontà di alcune cooperative di destinare l’area alla costruzione di 233 appartamenti.

Progettato nel 1952 da Pietro Ajroldi e Franco Gioè, il Cotonificio è il simbolo dello sviluppo industriale siciliano negli anni successivi alla guerra. Un esemplare di “archeologia industriale”, ritenuto di pregio dall’urbanista Bruno Zevi.

A luglio 2014 la Procura di Palermo ha sequestrato la costruzione per pericolo di inquinamento ambientale. Delle lastre onduline di cemento amianto, infatti, ricoprivano una superficie di 5500 metri quadri circa. L’area è stata successivamente bonificata a giugno 2016.

Nuove speranze

Il recente sopralluogo è motivo di grande speranza. “L’ incontro con queste rappresentanze, sintetizza tutta la nostra azione – dichiara l’associazione -, basata sulla proposta affinché il Cotonificio diventi, come già espresso, sede regionale della Protezione Civile e presidio permanente per il soccorso e l’antincendio”.

Oltretutto, data la spazialità e la posizione strategica del luogo, l’idea è sempre stata quella di dar spazio ad un mercato coperto. Una possibilità che risolverebbe anche alcuni disagi legati ai mercati rionali della zona di Partanna Mondello e che aiuterebbe all’autofinanziamento della struttura.

L’area del Cotonificio, inoltre, ricade nel contesto della zona industriale che è anche zona economica speciale (Z.E.S.). Qui è dunque possibile per aziende e imprese investire godendo di grosse agevolazioni fiscali.

Altra proposta avanzata è quella che vede un riutilizzo degli spazi, una volta riqualificati i capannoni, per progetti socio culturali. Un museo potrebbe valorizzare una volta per tutte la storia del Cotonificio e ciò che ha rappresentato per questo territorio. Si tratterebbe di un luogo in cui accogliere piccole e medie imprese, attività per lo street-food, laboratori di piccoli artigiani e formazione per riprendere gli antichi mestieri.

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La riapertura di via Aiace

La riqualifica del Cotonificio con l’aiuto della Protezione Civile avrebbe poi l’ulteriore conseguenza di favorire l’apertura a monte della via Aiace. Si tratterebbe di un altro intervento strategico che consentirebbe di dare grande respiro alla zona industriale e al riassetto urbano, alle borgate di Partanna, Mondello e Valdesi, in quanto collegherebbe la vicina autostrada A29 Palermo – Mazara con Mondello, attraversando il cuore della borgata di Partanna Mondello.

“Il nostro scopo iniziale e primario è il completamento di via Aiace – precisa Eduardo Marchiano – che per noi è una arteria strategica che andrebbe a risolvere tante questioni annose: allagamenti, viabilità e quant’altro. La via Aiace nella zona industriale passa tra la montagna e il Cotonificio. Con questo progetto si potrebbe dunque risolvere più di una questione”. Si attendono dunque adesso ulteriori risvolti sulla vicenda da parte del Governo Regionale.