Ex parco Cassarà chiuso da 10 anni, sit-in a Palermo: “Intitolazione tolta brutto segnale” – VIDEO
Un parco chiuso da più di 10 anni e che da fine 2023 ha perso il suo nome e adesso è in completo stato di abbandono. Si tratta dell’ex parco Cassarà chiuso dal 16 aprile del 2014, quando fu messo sotto sequestro dalla Procura di Palermo perché in superficie e sottoterra furono scoperti amianto e altri rifiuti pericolosi. In questi anni sia la vecchia che la nuova amministrazione non sono riuscite ad avere il sopravvento sulla burocrazia e riaprire l’area verde della Quarta Circoscrizione, la più grande della città dopo il parco della Favorita.
Questa mattina davanti all’ingresso di via Ernesto Basile del parco si è tenuta una protesta da parte di un gruppo eterogeneo composto da attivisti, studenti e rappresentanti del mondo politico che ha rappresentato tutte le proprie perplessità in merito ai ritardi e a tutte le occasioni perse per rilanciare il destino dell’area verde della IV Circoscrizione.
“Togliere il nome al parco vuol dire probabilmente che questa area verde non riaprirà mai”, afferma Ludovica Di Prima, rappresenta del movimento Ecologia Politica Palermo. “Se l’Amministrazione avesse avuto un effettivo progetto per la riapertura, avrebbe potuto prendete tempo invece si è deciso diversamente”.
“Da anni che facciamo battaglie in favore della riapertura”, dichiara la consigliera comunale del M5S Concetta Amella. “Quest’anno chiediamo almeno la riapertura almeno della zona verde, quella in cui possono circolare i dipendenti del Coime. Per loro non c’è pericolo di inquinamento mentre per i cittadini si? All’interno della cittadella, ricorda la consigliera –, c’è ancora la fossa della Garofola, l’ultimo lembo di quella immensa pianatura verde che ha contraddistinto in passato i polmoni verdi della città”.
Il parco è a pochi passi dall’Università di Palermo e potrebbe essere un luogo buono da poter usufruire per gli studenti come Giovanni Castronovo che sottolinea: “In questo parco si potrebbero fare attività ed eventi. I bambini potrebbero venire a giocare qui. Gli studenti potrebbero passare del tempo qui, oltre ai vantaggi in termini di mobilità nella cittadella universitaria”.
Il fatto che l’amministrazione comunale abbia tolto l’intitolazione del parco dedicata a Ninni Cassarà, su richiesta della famiglia, viene definito come “un grandissimo schiaffo” da Mirko Dentici, consigliere della Quarta Circoscrizione del Movimento Cinque Stelle.
Ex parco Cassarà, qual è la situazione
Il sindaco Lagalla, nel corso dell’inaugurazione di Villa Trabia Ninni Cassarà, aveva fatto il punto della situazione sul parco di via Ernesto Basile. “D’intesa con la magistratura sono in corso ulteriori, e mi auguro finali. adempimenti tecnici di carotaggio del suolo – aveva dichiarato – anche in maniera profonda in modo tale da riaprire in breve-medio periodo almeno parzialmente la villa”.
Sui tempi di riapertura del parco a pochi passi dall’Università di Palermo però non ci sono certezze, come aveva affermato dallo stesso primo cittadino: “Non conosciamo le tempistiche, dipende dalle risultanze tecniche imposte dalla magistratura sulla base dei dati forniti dai consulenti”.
Questa mattina si è tenuto un incontro con l’assessore Alongi. Per prima bisogna individuare quanti carotaggi fare nelle varie sotto-aree e procedere con l’iter. Si pensa che l’area meno intaccata sia quella lato corso Pisani, quindi circa 14 ettari.
VIDEO – Protesta davanti all’ingresso del parco in via Ernesto Basile
Nelle immagini le interviste in ordine a Ludovica Di Prima, Concetta Amella, Giovanni Castronovo e Mirko Dentici