Expocook 2023, gran finale con Anthony Andaloro: in vetta tra i blind chef a cinque stelle

Gran finale, giovedì 9 marzo ad Expocook alla Fiera del Mediterraneo di Palermo con “ Les Disciple d’Auguste Escoffier international” , delegazione Sicilia, presieduta dal professore e chef Giovanni Lorenzo Montemaggiore con la presentazione di un parterre d’eccezione, capofila della ristorazione d’eccellenza nell’Isola. Alla manifestazione sarà anche presente il Presidente Europeo dell’associazione dedicata ad Auguste Escoffier, l’inventore del menu e della brigata di cucina, Favre Pierre Alain.
 
La ristorazione è sinonimo di confronto, convivialità, benessere fisico e psicologico- spiega Giovanni Lorenzo Montemaggiore capo della delegazione Sicilia dell’Associazione- e noi non potevamo mancare a questo importante appuntamento che vede protagonista la cultura gastronomica della nostra terra. La cucina Mediterranea è crocevia di popoli e culture diverse ma resta il caposaldo delle opportunità di crescita e d’incontro. Proprio per questo motivo- continua Montemaggiore- la nostra associazione sta portando avanti diverse iniziative in sinergia con altri attori del territorio, realtà locali, istituzionali, comuni ed associazioni culturali per declinare, nei piatti, la “connessione” con la storia ed il vissuto dei luoghi e delle persone”.
 
Tra gli appuntamenti più attesi dell’ Associazione “ Les Disciple d’Auguste Escoffier international” , ad Expocook, giovedì 9 marzo, l’inedito show cooking “sensoriale” di Anthony Andaloro, uno dei quattro blind chef al mondo con il supporto visivo della Lady chef, Maria Sciuto, anche lei “ discepola” della prestigiosa associazione. Dalla crisi alla rinascita, Anthony Andaloro ha fatto della sua disabilità un punto di forza studiando i testi in Braille della cucina e frequentando un corso di specializzazione ad hoc. Oggi è fiduciario regionale disabilità degli chef dell’Ordre des Disciple A’Auguste Escoffier.
 

Les Disciple d’Auguste Escoffier international

Les Disciple d’Auguste Escoffier international rappresenta, un’associazione nata nel 1954 da un idea di Jean Ducroux, chef di cucina a Nizza ed esperto cuoco delle “raffinate ricette” d’Auguste che oggi conta Delegati in tutto il mondo.
 
Allora non esisteva nessuna associazione gastronomica nel sud della Francia, ebbe l’idea di unire gli chef di cucina (come fù il Grande Escoffier), dei grandi hotel e ristoranti della regione,.
 
Da quasi 70 anni, i Discepoli si sono posti l’obiettivo, di onorare la memoria e le Opere meritorie di Escoffier, maestro della cucina Francese ed Internazionale, promuovendo, conservando e perpetrando la sua opera, guardando sia alla grande tradizione della cucina, alle sue basi, mà anche di non trascurare l’innovazione, ed indispensabilmente alla formazione scolastica dei cuochi, partendo dall’apprendistato, via maestra dell’ 80% degli chef stellati.
 
Nel 2007, Jean- Pierre Biffi, chef esecutivo di Potel & Chabot, presidente da 15 anni della Regione Paris Ile de France, fu eletto alla Presidenza Internazionale con l’obiettivo di riunire i Discepoli Escoffier del mondo intero modernizzare i Discepoli e inserirli nell’autentico ‘’Spirito Escoffier’.
 
L’associazione ad oggi conta e riunisce oltre 25.000 membri, operanti ad alti livelli in molteplici delegazioni, sparse in tutto il mondo.
 
Tra i Discepoli di Auguste Escoffier vi sono famossissimi chef, come Paul Bocuse, oltre tantissimi altri chef di grandi alberghi e ristoranti che operano in Paesi come Cina, Ungheria, Stati Uniti, Italia, Svizzera, Germania, Spagna, Giappone, Corea,  Benelux, Canada, Messico, Oceano Indiano, Portogallo, Thailandia, Sudafrica, Brasile, Argentina, Vietnam, Russia, Francia e Monte Carlo(anche il Principe Alberto è un “Disciple”), a Villeneuve Loubet-Nizza Sua città natale, esiste il museo a Lui dedicato.
 

Auguste Escoffier

Auguste Escoffier visse a cavallo tra il 1800 ed il 1900, partecipò alle due guerre mondiali e nel suo periodo fù sopranominato dai grandi di allora: “il cuoco dei re, il re dei cuochi”, facendo diventare grandi e famosi gli Hotel Ritz e non solo, per la bontà dei piatti serviti al ristorante.
 
Encomiabili le Sue avanguardistiche e molteplici opere umanitarie, ad esempio: pensava alle mogli dei cuochi in guerra organizzando delle cene di beneficenza, destinando a loro quanto raccolto, oltre in particolare, la sera a fine servizio, raccomandava ai suoi cuochi di offrire ai poveri, tutti i piatti preparati in surplus.
 
Per poter far parte dei Disciple, occorre dopo un accurata selezione, dimostrare di essere un ottimo professionista, con un bagaglio professionale di almeno 20 anni.
 
Possono farne parte non solo i cuochi, mà anche altri professionisti del mondo ristorativo, produttori del settore HO.RE.CA, giornalisti enogastronomici, amatori e sostenitori, con sciarpe di diverse colorazioni, ma tutti con l’orgoglio di far parte di questo grande consesso mondiale che dà lustro a chi ne fa parte.