Fabbrica 102, atmosfere scandinave con i Crying Day Care Choir

L’appuntamento musicale, l’ultimo prima della pausa natalizia, è in programma domenica 18 dicembre alle 21:30

Il trio proviene dal sud della Svezia

Gli amanti delle atmosfere scandinave e della musica indie folk troveranno certamente molto interessante il nuovo appuntamento nell’ambito della rassegna live a cura di Fabbrica 102
Sul palco del bistrot di via Monteleone a Palermo – nella zona delle Poste Centrali – si esibiranno i Crying Day Care Choir, band svedese alla costante ricerca di suoni nuovi che si mescolano sapientemente ad armoniose melodie folk e pop
L’appuntamento musicale, l’ultimo prima della pausa natalizia, è in programma domenica 18 dicembre alle 21:30. 

IMPRONTA INDIE- FOLK CON VENATURE HIPPIE 

Atmosfere scandinave, dunque, ma anche un tratto inconfondibile legato alla capacità di far convivere in uno stesso brano strumenti come grancassa, glockenspiel e ukulele. 
L’esito finale è un folk moderno venato da suggestioni oniriche e attraversato da importanti assonanze con artisti quali Fleet Foxes, The Lumineers e Edward Shape & the Megnatic Zeroes
Partiti dieci anni fa da Malmö, una delle città più importanti della Svezia – Paese tradizionalmente ricchissimo di fermenti musicali – i Cryind Day Care Choir sono una formazione “familiare” affiatata.
La band infatti è composta dai coniugi Jack e Sara Elz e dal fratello di lui Bill Nystedt, fondatori del trio. 


L’impronta indie -folk si mescola a quella hippie: non a caso, come affermano gli stessi componenti, l’intento della band è migliorare il mondo. 

UN PROGETTO MUSICALE CHE METTE INSIEME ARTE E MUSICA 

Il 2017 è stato un anno molto importante per i Crying Day Care Choir, grazie alla firma del contratto con la Warner e a un tour che li ha portati in giro in tutta Europa fino al rilascio del loro album “Wilting Rooting, Blooming” nell’anno successivo. 
Un lavoro che ha ottenuto ottimi riscontri, come testimoniano gli oltre venti milioni di ascolti.


Dopo due album, due EP con oltre quarantacinque milioni di streams, c’è stato un tour estivo tra il “Sziget Festival” a Budapest in Ungheria, il “Malmöfestivalen” nella loro città d’origine e la rassegna italiana “Be Alternative” in Calabria. 
Il nuovo lavoro dei Crying Day Care Choir è “Give me something”, che vede i tre musicisti esplorare la relazione fra arte e musica
L’opera si collega strettamente al progetto artistico denominato “Currency” di Damien Hirst: non a caso, nella copertina del disco figurano le immagini del celebre artista inglese.