Faceva sesso coi polli, mentre la moglie lo filmava: condannato a tre anni
Il fatto è accaduto nel West Yorkshire
Quelle “pollastrelle”, per lui erano irresistibili, evidentemente. Soltanto che pollastrelle, galline lo erano davvero. E lui, un inglese di 37 anni, ci faceva sesso, mentre la moglie lo riprendeva con una videocamera; i filmati erano salvati su un computer insieme a altre immagini proibite di bambini.
Rehan Baig, questo il nome dell’uomo, è stato condannato a tre anni di carcere alla Bradford Crown Court, nel West Yorkshire, dopo essersi dichiarato colpevole di aver fatto immagini indecenti di bambini, ma anche di aver avuto rapporti sessuali con animali, in particolare con polli, e, insieme alla moglie, con un cane.
Sua moglie, Haleema Baig, 38 anni, è stata condannata a sei mesi con la sospensione della pena dopo aver ammesso di aver filmato suo marito.
Gli agenti della National Crime Agency inglese, dopo alcune indagini, a luglio dell’anno scorso avevano perquisito la casa della famiglia Baig, a Bradford, sequestrando i computer.
Gli investigatori avevano scoperto 49 immagini indecenti di bambini, di cui 11 con bambini di sei anni. Diversi anche i video che riprendevano Baig e, occasionalmente, sua moglie, impegnati in attività sessuali con animali e salvati con il nome di file “Family Vids” .
In alcune immagini, la coppia era impegnata in atti sessuali con un cane, mentre altre “di una certa durata” hanno mostrato il signor Baig eseguire rapporti con polli e anche, a volte, con sua moglie, che ha filmato alcune delle riprese su un telefono cellulare.
Il giudice che ha condannato l’uomo e la moglie ha detto che gli atti «farebbero venire il voltastomaco a qualsiasi membro retto della società», descrivendo la condotta dei due «depravata, perversa e spregevole». «Il dolore e la sofferenza che hai inflitto a questi animali devono essere stati orribili», ha detto all’uomo.
La condanna a sei mesi della signora Baig è stata sospesa per 18 mesi, con l’obbligo di partecipare a 20 giorni di riabilitazione. È stata inserita nel registro degli autori di reati sessuali per sette anni.