Fallimento Hessian a Palermo: madre e figlia tornano libere

Rimane ai domiciliari Cesare Ciulla, 61 anni, marito e padre delle due donne tornate libere e finito anche lui nel mirino della Guardia di Finanza

Hessian

 Patrizia Giannettino, 59 anni, e Noemi Ciulla, di 27, madre e figlia coinvolte nel fallimento della catena d’abbigliamento Hessian a Palermo tornano libere. Le due donne erano finite agli arresti domiciliari lo scorso 3 novembre con l’accusa di bancarotta fraudolenta e auto-riciclaggio. Il collegio, presieduto dal giudice Alessia Geraci, ha accolto il ricorso degli avvocati della difesa, Giovanni Di Benedetto, Federica Folli, Ida giganti ed Enrico La Grassa.

Disposto anche il dissequestro delle quote di madre e figlia nella “Primaria valigeria Quattrocchi di Minà srl” e nella “Due H srl”. E restituita la “Intimoda group srl” che gestisce un negozio di intimo al centro commerciale Conca d’oro di Palermo. Per Patrizia Giannettino e Noemi Ciulla rimane l’interdizione ad esercitare impresa per un anno.

Resta invece ai domiciliari il 61enne Cesare Ciulla, marito e padre delle due donne tornate libere. Lui non ha voluto chiedere ricorso.

Le indagini sul crac Hessian

Le indagini hanno permesso di disvelare un articolato “sistema di società”, ideato e realizzato da un’unica regia riconducibile agli indagati, frutto di una complessa pianificazione distrattiva, finalizzata a proseguire l’attività imprenditoriale attraverso la costituzione di nuove società aventi similare compagine societaria e governance nonché coincidenti sedi legali e operative ed identici asset aziendali, che rappresentavano la continuazione aziendale della precedente impresa. 

Gli indagati, mediante artificiosi contratti di locazione di rami d’azienda, procedevano a svuotare la società che, lasciata in un irreversibile stato di decozione, falliva; l’attività di vendita dei capi di abbigliamento, invece, proseguiva senza interruzione grazie alle nuove compagini societarie. Con questo schema veniva accumulato un passivo fallimentare allo stato quantificato in almeno 1,2 milioni di euro. Nel corso dell’operazione sequestrati anche 6 negozi di abbigliamento Hessian attivi nel centro di Palermo e Cefalù.

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