Famiglia morta in casa: il padre per un malore, moglie e figlio di fame

Terribile fine di un’intera famiglia: i decessi scoperti dopo 2 mesi. L’80enne si occupava dei familiari disabili che, senza di lui, non hanno avuto scampo

Una terribile tragedia ha cancellato una famiglia di Borgo Santa Croce, a Macerata. Un malore improvviso e fatale ha colpito a giugno il padre, Eros Canullo. Ciò ha causato   la morte per fame e sete della moglie, Angela Maria Moretti, e del loro figlio, Alessandro. Li hanno trovati tutti senza vita il 6 settembre scorso, nella villetta dove abitavano nel piccolo borgo delle Marche,  Da allora gli inquirenti hanno cercato di ricostruire la vicenda e capire come si era arrivati a quel tragico epilogo. A fornire le conclusioni sono stati il medico legale e il tossicologo, dopo le autopsie.

EROS SI OCCUPAVA DI TUTTA LA FAMIGLIA

Il capofamiglia, eros, era un ex imprenditore. Ad 80 anni era la persona che si occupava degli altri familiari. La moglie, infatti, insegnante ormai in pensione, l’anno precedente era stata colpita da un ictus che l’aveva costretta al letto ed era assolutamente incapace di provvedere a se stessa. Mentre il figlio Alessandro aveva difficoltà deambulatorie, se fosse caduto a terra, da solo non sarebbe mai riuscito ad alzarsi. Nella villa isolata non visibile dalla strada, inoltre non c’erano cellulari. L’unico modo per comunicare con l’esterno era il telefono fisso che probabilmente il figlio Alessandro non è riuscito ad usare per la disabilità che lo aveva colpito agli arti.

IL RITROVAMENTO A SETTEMBRE

Era stata la sorella di Angela Maria, una donna di 77 anni che vive a Milano, a dare l’allarme, dopo alcuni tentativi andati a vuoto di mettersi in contatto con la parente. Erano i primi di settembre del 2021 quando al civico 72 di Borgo Santa Croce, a Macerata sono intervennero 118, vigili del fuoco e polizia. Il cancello era chiuso con catena e lucchetto, la cassetta delle lettere era traboccante di posta. I soccorritori sono stati costretti a rompere la catena per poter raggiungere l’interno della casa. Le porte e le finestre erano chiuse, ed i riscaldamenti erano rimasti accesi presumibilmente da prima dell’estate.  Quello che era rimasto dei tre corpi è stato rinvenuto in due stanze diverse. Eros nel bagno, madre e figlio invece si trovavano nella camera da letto: lei sul letto, mentre Alessandro giaceva a terra. Per entrare i vigili del fuoco e i poliziotti avevano dovuto indossare le bombole di ossigeno, tanto l’aria era diventata satura per le emissioni di gas.

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