Famiglia non vaccinata: padre in rianimazione, bimbo di due anni grave

La vicenda a Formia nel Lazio. Tamponi negativi dei colleghi di lavoro di uno dei contagiati: erano tutti vaccinati.

E’ l’ennesima brutta storia di questa inarrestabile pandemia. Un bimbo di due anni è ricoverato dal lunedì al Bambin Gesù con una polmonite da Covid. Il piccolo è stato ricoverato prima a Formia e poi trasferito all’ospedale romano in gravi condizioni nel reparto di Malattie Infettive. Adesso è grave anche il padre e una zia.

DUE FAMIGLIE IN ANSIA

La famiglia è di Formia. Anzi due famiglie: quella della madre del bimbo e della sorella di lei. In tutto sette persone tra adulti e bambini. Al momento sono tre i ricoverati, oltre al piccolo e al genitore e finita in ospedale anche la zia del minore. Gli adulti sono ricoverati uno a Latina, al Goretti, uno in un ospedale della Capitale.

NESSUN ADULTO VACCINATO

Immediatamente il Dipartimento di prevenzione della Asl di Latina ha avviato il tracciamento per contenere i contagi di questo cluster formiano. La prima cosa che è balzata agli occhi è che nessuno dei sette è vaccinato, non il piccolo, ovviamente, ma neppure i quattro adulti. Al momento nessuno degli adulti si è dichiarato no vax, ma comunque nessuno di loro ha sfruttato le possibilità di sottoporsi al vaccino offerte per la loro fascia di età ormai da mesi. 

COLLEGHI DI LAVORO DI UN CONTAGIATO NON CONTAGIATI PERCHE’ VECCINATI

Immediatamente sono scattate le verifiche anche presso le Poste di Formia dove uno degli adulti lavora. Fortunatamente tutti i tamponi effettuati sono risultati negativi, anche perché, fanno notare dalla Asl, tutti i colleghi sono risultati vaccinati.

DA STABILIRE SE SI TRATTA DI VARIANTE DELTA

Le condizioni del piccolo e soprattutto del genitore destano preoccupazione. D’altra parte i casi di contagi di quest’ultima ondata sono particolarmente aggressivi. Anche oggi lo Spallanzani ha comunicato che i 30 sequenziamenti effettuati su nuovi casi di Latina sono risultati casi di variante Delta. Non si sa al momento sei i casi del nucleo familiare formiano siano risultati variante Delta, né è stato possibile capire l’origine del contagio.