Sequestrate 71 confezioni di farmaci ospedalieri a un dipendente dell’Asp di Catania nell’abito dell’operazione “Requiem” sul monopolio di funerali e servizi di assistenza esterna con ambulanze al nosocomio di Caltagirone. Secondo l’accusa, i farmaci erano destinati al “mercato nero”.
Gli accertamenti hanno appurato che le medicine erano state comprate dall’Asp di Catania. Le indagini dei militari della compagnia di Caltagirone e del Nas sono ora in corso per accertare come l’indagato ne sia venuto in possesso. Complessivamente le confezioni di farmaci sequestrate sono 92; molte di queste erano destinate all’ospedale di Caltagirone, mentre una minima parte ad altri presidi dipendenti dall’Asp del capoluogo etneo.
Tra queste anche medicine aventi come principio attivo il Diazepam, antidepressivo la cui vendita è possibile solo dietro prescrizione medica. Le indagini dei carabinieri sono in corso per “accertare l’eventuale presenza di complici; oltre al coinvolgimento di terzi nel mercato clandestino di farmaci da destinare, per esempio, alle Rsa, e tipizzare anche i farmaci non acquistati dall’Asp, ma di cui l’indagato è stato trovato in possesso, verosimilmente perché acquisiti attraverso prescrizioni mediche mendaci o irregolari”. A coordinare l’inchiesta la Procura di Caltagirone.