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“Favori in cambio di pesce fresco”: arrestato militare della Capitaneria di Porto di Trapani

Nell’ambito di una indagine effettuata dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura e dagli stessi  colleghi, è stato arrestato un militare della capitaneria di porto di Trapani. L’indagine sarebbe iniziata già da tempo, e si è chiusa ieri con l’emissione di due ordinanze. Il militare è così finito agli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico, mentre c’è un obbligo di dimora nei confronti di un noto imprenditore del settore ittico. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, operata dal personale della Capitaneria di Porto di Trapani e dalla sezione della polizia giudiziaria dei carabinieri della Procura trapanese, il militare avrebbe ‘fatto sparire’ dei verbali di controlli e ammende in cambio di pesce fresco o altri favori”. A destare l’attenzione delle autorità probabilmente unaa sospetta archiviazione di verbali, e di conseguenza hanno avviato la dovuta indagine sul caso.

Eseguite numerose perquisizioni

Nell’ambito dell’operazione iniziata nelle prime ore di ieri mattina, le forze dell’ordine hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari e sequestri a carico di altre sei persone tutte indagate a piede libero. Si tratta di imprenditori impegnati o che orbitano nel settore ittico. Ancora non è chiaro però se sono di Trapani città o di un’altra cittadina del trapanese. Non si sa molto di più, tranne che l’interrogatorio di garanzia per quanto riguarda il militare della capitaneria, forse un nocchiero di porto, è fissato per martedì venturo. L’indagato potrà quindi fornire agli investigatori la sua versione dei fatti.

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Redazione PL