Federalberghi teme estate col coprifuoco: “Sarà più complicata del 2020”

Nicola Farruggio, vice presidente vicario di Federalberghi Sicilia:”Nonostante i vaccini temiamo che il rilancio turistico siciliano possa essere frenato dalle restrizioni del Governo”

Il coprifuoco causa Covid, in vista dell’estate, diviene un vero e proprio spauracchio per Federalberghi. L’auspicato rilancio del settore turistico, dopo la scorsa, difficilissima stagione potrebbe trasformarsi un una vera e propria chimera. A complicare le cose la bozza del nuovo decreto sulle riaperture, pronta per essere firmata dal premier Mario Draghi. Tra le tante restrizioni per il contenimento della pandemia, è infatti incluso anche il coprifuoco dalle 22 che dovrebbe essere esteso fino al 31 luglio.

PER LA SICILIA NUBI ALL’ORIZZONTE

«Regole restrittive che permangono e che chiaramente si pongono in antitesi con il concetto di vacanza – dichiara Nicola Farruggio, vice presidente vicario di Federalberghi Sicilia – e che non possono essere in linea alle certezze delle iniziative di promozione che gli operatori preparano per i potenziali vacanzieri. La Sicilia purtroppo si trova ancora in ritardo sulla tabella di marcia auspicata anche se resta ancora tra le destinazioni particolarmente gettonate per questa estate»

URGE POLITICA PROTEZIONISTICA

«Ovvio che proporre una stagione estiva a mezzo regime ci pone battuti in partenza, anche sotto questo aspetto, rispetto ad altre mete estive che garantiscono aperture no limits, come molte destinazioni nel Mediterraneo. Serve pertanto – conclude Farruggio – una politica protezionistica da parte del Governo, per sostenere il settore. Viaggiare in Italia deve essere lo spot di questa prossima stagione che si preannuncia comunque più complicata del 2020, malgrado i vaccini».