Natale di sangue a Marinella di Selinunte, frazione balneare di Castelvetrano. Nel pomeriggio di ieri, 24 novembre, si è consumato l’ennesimo femminicidio, a brava distanza dall’analoga tragedia accaduta a Villabate poco più di due settimane fa. Anche stavolta una giovane donna, Maria Amatuzzo di 29 anni, è stata uccisa dal compagno, Ernesto Favara, 63 anni. I carabinieri lo hanno fermato ancora con il coltello in mano.
Durante l’interrogatorio di ieri sera davanti al magistrato Stefania Tredici, il pescatore in pensione ha scelto di non rispondere alle domande, non fornendo elementi utili al fine di individuare il movente.
Pare tuttavia che le ragioni dietro al delitto siano da rintracciarsi nella fine della relazione tra i due. Maria aveva intenzione di lasciare Ernesto, che per questo le ha tolto la vita. Il delitto è avvenuto in via Cassiopea, dove la coppia viveva: al culmine di una lite il 63enne avrebbe colpito la compagna con diversi fendenti sull’uscio di casa. I vicini hanno visto la donna riversa per strada su una pozza di sangue e hanno così allertato i soccorsi.
Purtroppo per Maria non c’è stato nulla da fare. I carabinieri hanno fermato Ernesto, con ancora il grosso coltello in mano, in stato confusionale. Lo hanno condotto in caserma e la Procura di Marsala ha emesso il provvedimento di fermo.
La relazione tra Maria Amatuzzo ed Ernesto Favara era sorta in un contesto di disagio sociale. Il delitto lascia sotto choc un’intera comunità. Il 63enne faceva il pescatore, Maria lo aiutava a vendere il pescato. Era madre di quattro figli, due dei quali avuti da una precedente relazione.
Pare che di recente tra i due vi fossero state diverse liti. L’ultima delle quali sfociata purtroppo in tragedia.
Foto da Facebook Maria Amatuzzo