La Corte d’Assise di Milano ha condannato all’ergastolo Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della sua compagna Giulia Tramontano. Il 27enne, accusato di aver ucciso la 29enne incinta di sette mesi, ha ricevuto la massima pena per omicidio volontario pluriaggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, Impagnatiello ha ucciso Giulia con numerosi colpi di coltello, dopo un litigio per motivi sentimentali. Il delitto è avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2023, nella casa in cui vivevano insieme a Senago, in provincia di Milano. Impagnatiello, dopo l’omicidio, ha tentato di nascondere il corpo della vittima, abbandonandolo in un bosco nella zona di Cologno Monzese, prima di fuggire.
La brutalità del crimine è stata aggravata dal fatto che Giulia era incinta e che il delitto è stato commesso in un contesto di un rapporto segnato dalla violenza psicologica e dalla gelosia ossessiva. Impagnatiello, che inizialmente aveva cercato di depistare le indagini, è stato arrestato dopo aver confessato l’omicidio, rivelando di aver agito per il rifiuto della sua compagna di proseguire la relazione.