Femminicidio a Palermo, il marito di Piera Napoli conosceva l’amante

Ulteriori dettagli sull’omicidio della cantante neomelodica a Palermo

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Emergono nuovi dettagli sul femminicidio di Piera Napoli, la cantante neomelodica di 32 anni uccisa con più di dieci coltellate dal marito domenica scorsa a Palermo. La tragedia si è consumata nell’abitazione dove viveva la coppia, in via Vanvitelli a Cruillas. Salvatore Baglione conosceva l’amante della moglie, con lui aveva avuto anche un confronto a parole.

Proprio la gelosia e il presunto tradimento sono le motivazioni che hanno portato all’ennesimo femminicidio. “Mi tradiva con un altro – ha detto Baglione quando si è trovato dinanzi agli inquirenti -, e non voleva lasciare il suo amante, e tornare da me per ricomporre la famiglia. Mi ha detto che lo amava“.

La crisi di rapporto era evidente da tempo. Piera rimaneva in casa con il marito, come confermato dal padre della vittima, solo per amore dei figli: due gemelli di 10 anni e uno di 14. La sorella di Piera ha ammesso dei particolari agli inquirenti, come riportato dal “Giornale di Sicilia”; “Aveva iniziato a avere paura di Salvatore, lui era ossessionato da lei, la seguiva. Un giorno ho ricevuto una chiamata dove mia sorella piangendo mi diceva che Salvatore si era infilato un coltello in pancia. Sicuramente per gelosia, per dimostrare a Piera che la voleva tanto”.

Gli amici e colleghi nel mondo della musica ricordano Piera come una ragazza piena di sogni, che amava la vita. Pronta sempre a confrontarsi e imparare sempre cose nuove dal punto di vista professionale. “Una donna semplice, la ragazza della porta accanto”, ha detto a Palermo Live il discografico e amico Tony Seminara.