Ferrandelli aggredito da circense:”Nessun timore, gli animali vanno difesi”
Fabrizio Ferrandelli, capo opposizione di +Europa, durante un’ispezione al Circo Orfei ha subito un’aggressione :”Non mi fermo qui”.
Aggredito durante una ispezione in via dell’Olimpo a Palermo, zona in cui gli era stata segnalata la presenza del circo Orfei, il capo dell’opposizione e componente della segreteria nazionale di + Europa Fabrizio Ferrandelli.
SEMPRE IN PRIMA LINEA CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI
Il consigliere, a seguito di segnalazioni dei cittadini si era recato sul posto per verificare la presenza del circo e lo stato di cura degli animali.
Lo stesso Ferrandelli, negli anni, è stato protagonista di battaglie per impedire la presenza del circo con gli animali nelle città italiane, ritenendolo un messaggio pericoloso di squilibrio nel rapporto uomo- animale e non educativo per le nuove generazioni.
PRESENZA CIRCO POCO OPPORTUNA IN TEMPO DI PANDEMIA
Durante l’ispezione, davanti i cancelli, così come ripreso dalla diretta Facebook sulla pagina del consigliere comunale di + Europa, lo stesso è stato aggredito insieme a una sua collaboratrice dal personale del circo Orfei. “Atti come questi non soltanto non ci intimidiscono, ma ci rendono ancora più determinati nella tutela dei diritti degli animali e del progetto educativo di cui sono portavoce –tuona Ferrandelli. La presenza del circo con gli animali lede l’immagine di Palermo, già capitale della Cultura, in più immaginare la sua presenza in zona arancione e piena pandemia mondiale grida vendetta”.
L’APPELLO AL SINDACO IN DIFESA DEGLI ANIMALI
“Ho verificato che, dopo le battaglie degli anni scorsi , il comune non ha concesso nessun luogo pubblico e che la presenza di Orfei è su area privata. Sto chiedendo il riscontro di tutte le altre autorizzazioni, sanitarie in testa. Mi rivolgo al Sindaco affinché mi affianchi in questa battaglia per la tutela dei diritti degli animali e della salute dei cittadini e sto predisponendo una nota per il Comitato dei pubblici spettacoli affinché vieti, come sono certo, in osservanza al DPCM questa barbarie”.