Figli, proibito dire in pubblico che non ne vuoi: approvata la nuova nazi misura per incentivare le nascite

Genitori (Pexels) PalermoLive
Il calo delle nascite è a livello globale, ma questo provvedimento dal sapore di dittatura ha sconvolto l’opinione pubblica.
Il calo delle nascite in Italia è un fenomeno demografico preoccupante che si protrae da diversi anni, con un’accelerazione negli ultimi tempi. Questo trend negativo ha radici complesse, legate a fattori economici, sociali e culturali. La precarietà lavorativa, l’aumento del costo della vita e la mancanza di adeguate politiche di sostegno alla famigli.
L’incertezza economica e la difficoltà a conciliare lavoro e famiglia spingono molte coppie a rimandare o rinunciare alla genitorialità. La mancanza di servizi di supporto, come asili nido e congedi parentali adeguati, aggrava ulteriormente la situazione. Inoltre, i cambiamenti culturali e sociali, come l’aumento dell’età media al primo figlio e la scelta di non avere figli, contribuiscono al calo delle nascite.
Le conseguenze di questo fenomeno sono molteplici e di vasta portata. Il calo della popolazione attiva e l’invecchiamento della popolazione mettono a dura prova il sistema pensionistico e il welfare state. La diminuzione della natalità può anche avere un impatto negativo sull’economia, riducendo la domanda di beni e servizi e rallentando la crescita.
Negli ultimi anni, il governo italiano ha introdotto alcune misure per contrastare il calo delle nascite, come il bonus bebè e il bonus asilo nido. Tuttavia, queste misure non sono state sufficienti a invertire la tendenza. È necessario un approccio più ampio e integrato, che affronti le cause profonde del problema e promuova politiche di sostegno alla famiglia più efficaci.
Media età primo figlio
L’aumento dell’età media dei genitori al primo figlio è un fenomeno complesso, influenzato da diversi fattori. In primo luogo, la precarietà lavorativa e l’instabilità economica spingono molte coppie a posticipare la genitorialità, concentrandosi sulla costruzione di una carriera e sulla stabilità finanziaria.
In secondo luogo, i cambiamenti culturali e sociali hanno portato a una maggiore attenzione alla realizzazione personale e professionale, soprattutto per le donne. L’accesso all’istruzione superiore e al mondo del lavoro ha offerto nuove opportunità, portando a una maggiore consapevolezza e controllo sulla pianificazione familiare.

Non puoi dire “Non voglio figli”
La Duma russa ha approvato una legge che vieta la propaganda “senza figli”, nel tentativo di contrastare il calo delle nascite, ai minimi degli ultimi 25 anni. La legge, sostenuta dal presidente Putin, promuove i “valori tradizionali” e incoraggia le donne ad avere almeno tre figli. La nuova legislazione proibisce qualsiasi forma di “propaganda” che presenti la scelta di non avere figli come attraente, con multe fino a 50.000 dollari per le persone giuridiche.
Secondo il Cremlino, la demografia è una sfida cruciale per la Russia, e la legge mira a incentivare la natalità. Tuttavia, la misura suscita preoccupazioni, poiché limita la libertà di espressione e potrebbe non affrontare le cause profonde del calo demografico, come l’incertezza economica e la mancanza di sostegno alle famiglie.