Figli sequestrati e torturati per droga: madre fa arrestare fratelli Spada

I reati contestati dalla Dia di Roma sono spaccio di stupefacenti, sequestro di persona, estorsione e riduzione in schiavitù

Una “madre coraggio” di Ostia, si è stancata di vedere due suoi figli tossicodipendenti utilizzati come schiavi dai venditori di morte. Si è rivolta alla polizia e ha dato il via all’indagine che si è conclusa rapidamente con l’arresto degli spacciatori. Ma non si tratta di due nomi qualsiasi. Sono due fratelli Spada, Francesco e Juan Carlos, figli del capostipite Armando, e rampolli emergenti del clan che imperversa sul litorale romano. È stato sequestrato anche un appartamento.

LA DENUNCIA DELLA MADRE DISPERATA

«Aiutatemi, gli Spada stanno rovinando la vita dei miei figli». Così la mamma di Ostia ha denunciato le terribili vessazioni che subivano i suoi due figli da parte dei due appartenenti al clan dei Spada. L’ultima violenza è stata l’aggressione a suo figlio a colpi di spranga. Ma nei mesi scorsi le violenze erano state tante, troppe. Una storia di brutalità e degrado, circondata da una cortina di omertà, che la donna ha avuto il coraggio di rompere rivolgendosi alle forze dell’ordine. Per qualche grammo di crack, due dei suoi figli tossicodipendenti sono stati sequestrati, torturati e umiliati dai due aguzzini. Con la diffusione di video sui social. La giovane figlia è diventata una prostituta per colmare i debiti contratti per pagare la droga ai due “boss”.

LE INDAGINI E L’ARRESTO

Dopo la denuncia è stata avviata una indagine lampo, che ha consentito alle forze dell’ordine, dopo avere ottenuto la fiducia dell’intero nucleo familiare, di trovare importanti riscontri investigativi. Ciò ha consentito alla Procura di Roma, recependo integralmente quanto prodotto dagli investigatori, di emettere i due arresti. I reati contestati dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma sono spaccio di stupefacenti, sequestro di persona, estorsione e riduzione in schiavitù. La donna e i suoi quattro figli, adesso, si trovano in una località protetta. Lontani dall’inferno di una vita di umiliazioni e intimidazioni.