L’ex allenatore del Palermo Giacomo Filippi, reduce dall’esperienza negativa con la Viterbese (terminata solo 4 giorni fa con l’esonero dalla guida tecnica) ha rilasciato un’ intervista al Giornale di Sicilia, nella quale torna a parlare della sua esperienza sulla panchina del Palermo. Filippi in particolare si sofferma su Matteo Brunori, affermando che il giocatore sia arrivato a vestire la maglia rosanero grazie ad una sua intuizione. Ecco di seguito un estratto delle dichiarazioni del tecnico di Partinico.
“Brunori? Può giocare in tutte le categorie – afferma Filippi -. L’ho voluto e l’ho difeso io, a Castagnini i dati li ha dati il mio match analyst. Società e dirigenza hanno avallato la mia scelta. L’allenatore rivela poi un retroscena, affermando di aver chiamato personalmente Brunori, dal ritiro di San Gregorio Magno, per convincerlo a sposare il progetto Palermo: “Mi disse che era stanco di giocare in stadi vuoti. Veniva da 2 anni con Entella e Juventus Under23, aveva bisogno di calore, di sentire la gente vicina. Mirri era disposto ad investire un milione per Cianci e mi disse che dovevo assumermi la responsabilità per Brunori – rivela il tecnico -.
“Me la prendo per tutti, per Brunori, per Dall’Oglio, Giron che era retrocesso, ma anche per Buttaro e Massolo. Idem per Soleri, per il quale mi hanno pure preso per pazzo. Poi su Broh, messo da parte in ritiro ‘per castigo’: ” È uno che può giocare in Serie A, sia a lui che alla società avevo detto che lo avrei reinserito in squadra. Doveva solo cambiare atteggiamento – dichiara -, invece lo hanno mandato al Sudtirol”.
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