Su Emanuele Compagno, avvocato di Filippo Turetta, è scoppiata una bufera per avere pubblicato su Facebook post sessisti e omofobi, tra minigonne sotto accusa e foto di matrimoni gay definite “raccapriccianti”. Due post che stanno facendo discutere risalgono al 25 novembre 2020 e al 31 ottobre 2015. Recitano rispettivamente: “Nella giornata contro la violenza sulle donne è giusto ricordare che le vittime sono da entrambe le parti. È giusto ricordare tutti di fronte alla violenza”. E nell’altro, riferendosi alla festa di Halloween: “Non capisco cosa ci facciano delle ragazzine vestite da pu****e in giro per il paese, con minigonne ascellari. E nemmeno perché i genitori accompagnino i figli a disturbare le famiglie suonando campanelli. Vergognatevi”. Nel 2021, commentando una puntata di ‘Cartabianca‘ sugli abusi sessuali, Compagno scriveva: “La donna veniva trattata come una menomata, come un’incapace. Se ubriaca è scusata. L’alcol è una scusante per la donna, mentre non lo è per l’uomo. Una totale deresponsabilizzazione della donna – sottolineava – come se fosse un oggetto incapace di auto determinarsi”.
“Siamo arrivati a dei livelli di psicosi che addirittura pulire casa diventa relazione tossica”, scriveva ancora Compagno nel 2021 in un altro post. “Questa psicosi che ci vuole stalker se corteggiamo una persona, vittime a ogni costo se una persona ci fa un complimento che deve essere vissuto come molestia in ogni caso”, rincarava, riferendosi a un episodio di una relazione tossica vissuta. Ci sono post contro la legge Zan, definita “come l’inquisizione sequestra la libertà di parola e strumentalizza anche i ragazzi, da indottrinare come cavie, a cui raccontare che la sessualità dipende da una scelta personale e non dalla natura”. Ed altri, rivolti al cantante Valerio Scanu e al matrimonio col suo compagno. “È giusto banalizzare l’unione civile trasformandola in una pagliacciata, addirittura scopiazzando il matrimonio con gli abiti in bianco e nero?”, si chiedeva commentando le foto dell’unione definite “raccapriccianti”.
L’avvocato Compagno è stato affiancato dall’avvocato Giovanni Caruso, professore ordinario di diritto penale all’Università degli Studi di Padova. Una decisione presa anche in vista del fatto che nella prossima settimana, con Turetta già in Italia, le indagini entreranno nel vivo, con l’autopsia e l’interrogatorio.
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