“Volevo farla finita ma non ho avuto il coraggio”. Nel verbale della dichiarazioni fatte da Filippo Turetta alla polizia tedesca, redatto dopo l’arresto, è scritto che il 22enne avrebbe dichiarato che durante la fuga ha pensato più volte di farla finita, “ma di non aver avuto «coraggio di farlo”.
“Ho ammazzato la mia fidanzata, ho vagato questi sette giorni perché cercavo di farla finita, ho pensato più volte di andarmi a schiantare contro un ostacolo e più volte mi sono buttato un coltello contro la gola ma non ho avuto il coraggio di farla finita”.
Intanto la polizia tedesca ha fatto una scoperta cruciale nell’indagine sul giovane accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. All’interno della Fiat Punto nera, dove dove la polizia ha riconosciuto e fermato il 22enne sabato sera, mentre era accostato a fari spenti sulla corsia d’emergenza della A9 a 150 km da Lipsia, gli agenti hanno rinvenuto un coltello da cucina con una lama di dodici centimetri: potrebbe essere quella l’arma del delitto, quella che ha inferto le oltre 20 coltellate alla ex fidanzata.
Tra gli effetti personali di Turetta, non solo il coltello. I quotidiani locali e nazionali riportano che nella borsa c’erano anche anche un paio di guanti, un telefono cellulare e circa 300 euro in contanti. La presenza di tracce di sangue sia all’interno della vettura che sugli abiti e le scarpe del giovane solleva ulteriori preoccupazioni. Altri accertamenti sono in corso riguardo all’eventuale acquisto di una scheda SIM straniera, forse utilizzata per evitare tracciamenti telefonici.