Sono arrivate buone notizie per la Sicilia da Roma. Il Governo, infatti, ha dato l’ok per la Finanziaria ed il bilancio della Regione: dalla Capitale non arriveranno impugnative. È un “Sì” totale, solo un articolo, che da Palermo giudicano “minore”, è stato contestato. Nulla di preoccupante, quindi. Era diverso tempo che una manovra non superava, nella sua interezza, il giudizio di costituzionalità. Una vera soddisfazione per l’assessore Gaetano Armao.
Il via libera rappresenta un (grande) ostacolo in meno per l’assessore Gaetano Armao: i fondi verranno messi a disposizione di professionisti, famiglie ed imprese colpite dal periodo di lockdown dovuto all’arrivo del Coronavirus. Ecco le parole del politico:
“Non accadeva, a mia memoria, dalla fine degli anni ’90. Di fronte alla normativa finanziaria più imponente degli ultimi 25 anni (1,3 miliardi euro di risorse impegnate), 40 pagine di norme complesse per far fronte alla drammatica crisi, è un risultato importante per la Sicilia del Governo Musumeci e della compatta maggioranza parlamentare che ha votato queste leggi”.
Verranno sganciati dai vecchi piani europei 400 milioni di euro. Ma come sarà divisa questa somma di denaro? Ecco la ripartizione che la Regione Siciliana dovrebbe attuare per aiutare diversi soggetti suddivisi in campi specifici:
– 80 milioni e 500 mila euro andranno all’Irfis per finanziare gli aiuti alle imprese.
– 15 milioni per l’acquisto di materiale didattico per le lezioni a distanza.
– 25 milioni verranno utilizzati per migliorare le sedi scolastiche.
– 40 milioni sono destinati alla Crias per i prestiti agli artigiani.
– 130 milioni sono destinati a finanziare prestiti a fondo perduto che la Regione assegnerà con un bando sul quale è al lavoro l’assessore alle Attività Produttive.
– 75 milioni verranno stanziati per il turismo.
– 10 milioni a sostegno di tassisti, servizi di auto a noleggio con conducente e attività varie di trasporto.