Sta facendo scalpore la vicenda di Lindsey Abbuhl, 35enne di Canton, nell’Ohio, che avrebbe finto la malattia della figlia, di soli undici anni, per intascare del denaro. Stando a quanto riferisce il tabloid inglese Daily Mail, la donna si è infatti dichiarata colpevole della truffa architettata attraverso GoFundMe, il portale su cui aveva chiesto donazioni per la figlia, Rylee. Il tutto motivato da una terribile “diagnosi terminale”, dovuta ad un problema della piccola al sistema nervoso centrale.
La pagina su GoFundMe, “Rylee’s Warriors”, ha raccolto oltre 4.500 dollari. Ora è stata chiusa dalle autorità. Madre e figlia hanno partecipato a vari eventi, tra cui una partita di softball in Texas. Pare anche la piccola avesse anche iniziato a chiedere agli amici di prepararsi al suo funerale.
Tuttavia, il tribunale lo scorso anno ha stabilito che non c’erano “prove di alcuna malattia”. Lindsey Abbuhl ha così perso la custodia della figlia, affidata al padre. Divorziato da lei nel 2017, l’uomo aveva lui stesso lanciato l’allarme.
Sulla madre di 35 anni grava ora una condanna da quattro a sei anni di carcere. Deve anche pagare 8.529 dollari, restituendo il denaro che in tanti avevano donato perché spinti dalla solidarietà.