“Tunnel porto di Palermo non serve per ripartenza Cantieri navali”

Tunnel sotterraneo del porto, la Fiom replica al contenuto di un’interpellanza presentata dai deputati Palazzotto e Fornaro

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La Fiom replica ai deputati Erasmo Palazzotto e Federico Fornaro a proposito di un’interpellanza presentata alla Camera venerdì scorso che lega il progetto di un tunnel sotterraneo di 12 chilometri, che collegherebbe il porto di Palermo  direttamente alle due  autostrade per Catania e per Trapani,  alla possibilità di rilancio del Cantiere Navale.

LA POLITICA SI CONSULTI CON IL SINDACATO

La mancanza del progetto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza inficerebbe – secondo i due deputati – la possibilità di rilancio dello stabilimento.  “L’esistenza o meno di un tunnel non c’entra niente con le attività del Cantiere Navale di Palermo – dice Francesco Foti, della Fiom Cgil Palermo – e l’assenza di questa infrastruttura nel Pnrr non costituisce alcun ostacolo alla ripresa delle costruzioni navali accanto alle  trasformazioni e riparazioni di grandi navi. Restiamo stupefatti nel leggere questa interrogazione. Prima di intervenire su fatti che non si conoscono, come in   questo caso,  i deputati avrebbero fatto bene a consultarsi con il sindacato, che da sempre segue con scrupolo e attenzione tutte le problematiche che riguardano lo stabilimento.”

IL PROGETTO

Il tunnel sotterraneo avrebbe una lunghezza di 12 chilometri e attraverserebbe Palermo creando uno svincolo per il porto consentendo così agli automezzi e ai mezzi da carico di raggiungere non solo l’hub portuale ma anche quello aeroportuale, creando un collegamento veloce fra la zona terminale della Palermo-Catania e dell’autostrada verso Trapani, con uno svincolo verso il porto. L’idea progettuale è stata redatta dall’Autorità portuale di Palermo con la collaborazione di Anas, Regione e Comune e l’obiettivo è inserirla nel programma dell’Unione europea del cosiddetto “Ultimo miglio”.

SI PENSI PIUTTOSTO AD UN’AREA PARCHEGGI PER I LAVORATORI

“Purtroppo questo capita perché la classe politica  si è sempre disinteressata della situazione del Cantiere Navale di Palermo. Il tunnel, in quanto grande opera, indubbiamente importante,  potrà servire in un futuro per il porto. Per ora, per la piena ripartenza del  Cantiere Navale, servono servizi immediatamente realizzabili. Prima della costruzione del  tunnel si dovrebbe piuttosto pensare a  un’area parcheggi per i lavoratori dello stabilimento e a migliorare tutta la viabilità nella zona”.