Sarà un Venezia con l’acqua alla gola, per via di una classifica impietosa, sicuramente giù di morale, ma allo stesso modo rabbioso e voglioso di far punti quello che domenica sfiderà i rosa al Barbera. Lo si intuisce facilmente anche dalle parole dell’ex centrocampista Luca Fiordilino, cresciuto nel settore giovanile dei rosa, con i quali ha militato anche in prima squadra (dal 2017 al 2019) totalizzando 28 presenze in Serie B. Intervistato dal “Corriere del Veneto” il ventiseienne di Casteldaccia ammette di essere emozionato all’idea di tornare da avversario al Barbera, e traccia gli obiettivi della sua squadra. Di seguito un estratto dell’intervista.
“Tornare al Barbera sarà un’emozione – ammette Fiordilino – sono cresciuto a Palermo e ho mosso i miei primi passi proprio con questi colori. Palermo mi ha dato tanto come squadra, sia per il settore giovanile che per la prima squadra. Per quanto riguarda i miei compagni, stiamo lavorando tanto. Con la sosta abbiamo ricaricato le pile e stiamo lavorando al massimo. Vanoli vuole che giochiamo palla a terra. Sicuramente dobbiamo migliorare nel capire i momenti della partita – prosegue il centrocampista – facciamo primi tempi di qualità, correndo molto, dobbiamo capire quando tenere la palla e andare forte nei secondi tempi. Non possiamo correre e andare forte per 90’. Dobbiamo iniziare da questa partita – dichiara -, anche perché poi inizia a farsi dura. Dobbiamo fare punti e pensare partita per partita. Il morale non è altissimo, è normale sia così perché siamo in basso. C’è voglia di salvarsi, dobbiamo iniziare a puntare alla salvezza. Ci vuole personalità – spiega ancora il giocatore –, dobbiamo avere la voglia di far male“.
Al Barbera per Fiordilino sarà un tuffo al cuore: “Ci sarà una grande atmosfera – ammette – sarà bello anche per me, perché rivivrò quello che ho vissuto da bambino. E pensare che ero un raccattapalle. Non ho sentito ancora Di Mariano. Con lui abbiamo un legame particolare – afferma -, anche con Accardi. Se segno non esulto. Se sono qui è soprattutto grazie al Palermo. Non è giusto – dice il centrocampista palermitano -, ho passato talmente tanto tempo lì e ho fatto dieci anni da capitano delle giovanili. Non me la sento di esultare. Se sono un professionista è proprio grazie al Palermo. Oggi è una grande squadra – afferma -, ha avuto qualche problema perché il salto dalla C alla B si fa sentire. Dobbiamo stare attenti e lottare su ogni palla, perché sarà dura. Noi vogliamo fare punti – conclude Fiordilino -, ma anche loro. Ce la metteremo tutta”.
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