Fisco: addio alle cartelle sotto i mille euro, e sconto dell’80% fino a 2.500

L’Agenzia delle Entrate deve togliere di mezzo le cartelle inesigibili. Lì non si potrà riscuotere niente, e il costo di recupero è superiore all’ammontare richiesto

agenzia

Per smaltire l’enorme arretrato che ingolfa gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, il Governo è pronto ad una maxi sanatoria, e quindi  chiudere i conti con il passato, cancellando una montagna di cartelle esattoriali di importo medio-basso. E poi ripartire con la riforma fiscale. Una fonte di Fratelli d’Italia spiega che l progetto al quale stanno lavorando è chiaro. «L’obiettivo – dice – non è una semplice riforma del sistema tributario. Ma l’apertura di una nuova era nei rapporti tra fisco e contribuenti, ispirata alla reciproca fiducia e al riequilibrio dei rapporti tra cittadini e Stato». Il primo passo sarà una sanatoria ad ampio raggio sulle cartelle esattoriali.

Fino a mille euro è prevista la cancellazione

Il meccanismo che la nuova maggioranza sta mettendo a punto prevede per le cartelle esattoriali di importo inferiore a mille euro la cancellazione. La logica che ispira questa mossa parte da un dato di fatto: la riscossione delle tasse, pur migliorata negli ultimi 15anni, continua a non funzionare. Al punto che nel tempo si è accumulato uno stock di cartelle esattoriali di mille e cento miliardi. Il risultato è che 23 milioni di italiani hanno una cartella esattoriale sul tavolo. La Corte dei Conti ha spiegato che di questi arretrati si può recuperare appena il 7%. Invece, per le persone in difficoltà che hanno cartelle da 1000 a 2.500 euro, è prevista una operazione di “Saldo e stralcio”. Cioè il versamento del 20 per cento del debito, e il taglio del restante 80 per cento.

Per pagamenti superiori niente sanzioni e interessi, e rateizzazione

In caso di importi superiori ai 2.500 euro, abolizione di  di sanzioni e interessi, ed in sostituzione è previsto il pagamento dell’intera imposta maggiorata del 5%, con rateizzazione automatica in 10 anni. Per le situazioni che precedono l’invio della cartella esattoriale, invece, il governo ipotizza una “tregua fiscale”, con la formula del 5+5. Imposta definita attraverso una interlocuzione con l’amministrazione finanziaria, una sanzione forfettaria al 5% e la rateizzazione automatica in 5 anni. Il responsabile economica di fratelli d’Italia, Maurizio Leo, ha spiegato: «L’Agenzia delle Entrate deve togliere di mezzo le cartelle inesigibili. Lì non si potrà riscuotere niente, e quindi bisognerà fare pulizia di quelle cartelle. Poi – ha proseguito Leoabbiamo le cartelle di ammontare inferiore. Per queste cartelle il costo di recupero, è superiore all’ammontare richiesto».