Un centinaio di titolari di locali notturni di Palermo hanno protestato contro l’ordinanza sulla movida emessa dal sindaco Orlando, in vigore da sabato 13 giugno. La delibera impone, per le loro attività, la chiusura all’1,30 e vieta l’asporto dopo la mezzanotte. Gli esercenti si sono riuniti a villa Niscemi con cartelli di protesta e cellulari in mano, per mostrare i video e le foto degli assembramenti di sabato notte nelle zone della movida.
Le prove fotografiche e i video dimostrano che centinaia di ragazzi senza mascherina e senza rispettare distanze di sicurezza, si accalcano nelle zone franche della movida, con ogni genere di alcolico in mano anche in contenitori di vetro. I titolari dei locali notturni sostengono che gli abusivi vendono fino all’alba qualsiasi alcolico in qualsiasi contenitore, mentre loro hanno già abbassato le saracinesche all’orario stabilito dall’ordinanza.
I gestori di pub e locali notturni chiedono norme meno restrittive, che permettano di farli sopravvivere, e che li aiutino a superare questo difficile momento. Un aiuto già potrebbe venire dall’allineamento alla normativa nazionale, meno restrittiva di quella prevista da Orlando. Infatti il primo cittadino oltre ad una limitazione delle aperture ha previsto la preclusione a vendere alcolici oltre un certo orario, o in alcuni casi la possibilità di poterli consumare solo al banco per evitarne l’asporto e non creare quindi capannelli di amici e assembramenti.
Gli esercenti non hanno potuto però parlare con Orlando. Ad attenderli c’era l’assessore alle Attività produttive Leopoldo Piampiano, che si è detto disponibile. Ma loro vogliono incontrare il sindaco, e quindi è stato fissato un appuntamento per giovedì 18 maggio fra il primo cittadino ed una delegazione di commercianti, che nel frattempo stanno preparando un elenco di richieste da presentare all’amministrazione.