Floriana Poma, da Amici a Makari: prosegue il sogno della giovane siciliana

La 25enne nativa di Erice si racconta tra passato, presente e futuro

floriana poma

La terza puntata di “Makari”, la fiction tv Rai ambientata in Sicilia con protagonista Claudio Gioè, ha segnato l’esordio assoluto della 25enne Floriana Poma. La giovane siciliana, nativa di Erice, insegue da tempo il sogno di diventare protagonista nel mondo dello spettacolo. Artista completa, che abbina ottime qualità canore a doti di recitazione, non ama etichettarsi e non si pone limiti per il suo futuro professionale. Floriana ci ha raccontato il suo percorso e le sensazioni che ha provato durante la partecipazione all’interno del cast della serie tv.

Se dovessi spiegare a chi ti ha visto per la prima volta in tv a “Makari” chi è Floriana Poma e che fa nella vita, che diresti?

Sono una ragazza di 25 anni di origini siciliane, ma ho vissuto già cinque anni a Torino, poi sono stata qualche mese a Bologna per un Master. Adesso mi sono spostata a Roma dove sto per laurearmi in letteratura, arte, musica e spettacolo, e intanto lavoro per mantenermi e non pesare sulla famiglia. Sto cercando di inseguire in tutti i modi il mio sogno, e credo sia il posto migliore dove poter conciliare il percorso musicale con quello recitativo. Credo che stare qui mi possa dare maggiore opportunità rispetto ai posti in cui sono stata in precedenza. A breve inizierò anche dei corsi dedicati nello specifico al cinema.

Prima della fiction della Rai avevi già partecipato a due importanti talent show delle reti Mediaset. Ci racconti delle tue precedenti esperienze?

Nel 2015 sono stata ad “Amici”, ed è stata un’esperienza che mi ha fatto veramente crescere. Col senno di poi, non penso che fossi pronta ad affrontarla in quel momento, in quanto ancora non scrivevo le mie canzoni e non avevo una mia identità musicale definita. Però grazie ad Amici ho capito che questo era quello che avrei voluto fare nella vita, e non soltanto una passione.

Nel 2019 ho partecipato a “Italia’s got talent” con la “Gypsy Musical Academy” di Torino, nella quale mi sono diplomata, e con grande emozione e sorpresa siamo stati il “Golden Buzzer” di Claudio Bisio. É stata una bella esperienza, percorsa con i compagni con cui ho studiato insieme e condiviso le mie passioni. Infatti alcuni di loro sono ancora adesso miei grandi amici.

Sei andata via dalla Sicilia per studiare, ma hai ottenuto il primo ruolo da attrice proprio vicino ai tuoi luoghi di origine. Cosa hai provato a recitare per la prima volta nella tua terra?

É stato bellissimo. Quando mi hanno chiamata e me lo hanno detto mi sono sentita ancora più emozionata. Sono posti ai quali sono legata tanto affettivamente, mia nonna ha la casa al mare vicino Màcari e io ci andavo ogni estate da piccola. Sono venuti a prendermi a casa mia per andare a lavorare, e per me è stata una grandissima vittoria, anche se spero sia soltanto l’inizio di un qualcosa. Era un momento di transizione per me, mi ero appena trasferita da Torino, che avevo lasciato in modo molto triste, in mezzo anche a tutta l’incertezza legata alla situazione covid. Avevo paura di tutto ciò, e questo è stato proprio quello di cui avevo bisogno. Non solo sono riuscita a fare ciò che volevo, ma sono riuscita a farlo a casa.

Cosa hai provato a fare parte di un cast con attori del calibro di Sergio Vespertino e Claudio Gioè?

È stato strano. Non mi sentivo sotto pressione, perché comunque ero convinta di essere all’altezza della situazione. Dunque ho cercato di comportarmi nel modo più professionale possibile, anche se ero felicissima ed emozionata nell’avere accanto professionisti del genere. Confrontarmi con persone che ogni giorno vivono di questo, come vorrei al più presto fare io, è stato tutto quello che desideravo da tempo.

Parlaci del personaggio che hai interpretato nella serie tv, come ti sei trovata nei panni di Alida?

Sicuramente io e Alida siamo molto diverse, l’ho capito già soltanto guardando i vestiti che avrei dovuto mettere per interpretarla. Ma è questo il bello del lavoro dell’attore, fare la parte di qualcuno che nella vita non sarai mai. Anche se guardando al mio passato mi rivedo in parte in Alida. Quando ero più piccola ero anch’io molto impulsiva, se mi veniva in mente di fare qualcosa la facevo, poi sono cambiata molto. Di certo ci accumuna il fatto che entrambe faremmo qualsiasi cosa per le persone a cui vogliamo bene.

Dopo le tue esperienze hai capito se ti senti più cantante, attrice o performer?

Non mi voglio definire. Nasco come cantante, ho studiato una vita per questo, la passione per la recitazione è venuta dopo. Tuttavia mi piace fare entrambe le cose, e anche se spesso mi hanno consigliato di scegliere tra le due, io non sono d’accordo. Continuo a fare sia lezioni di canto che di recitazione, come faccio da quando avevo 14 anni. I “performer” sono quelli che sanno fare tutto, e io non essendo una ballerina non mi posso definire tale a 360 gradi, anche se negli anni ho imparato ad avere consapevolezza del mio corpo e a muovermi meglio. Spero di riuscire a diventare sia cantante che attrice, studio per questo tutti i giorni. Per indole sono una persona molto pragmatica, che ha bisogno di continue conferme, che spero di avere al più presto.

Che consiglio ti senti di dare a chi sogna di intraprendere il tuo stesso percorso?

Studiare tanto e fare tanta esperienza, che è la cosa che serve più di tutto. Io ho iniziato da cantante con il mio gruppo a Trapani, ci vuole tanto sacrificio e conta anche l’aspetto mentale. Bisogna avere tutta la determinazione possibile e non arrendersi mai, nonostante i momenti di sconforto che possono venire. Ognuno deve definire delle priorità, e fare qualsiasi cosa per raggiungere gli obiettivi con le proprie forze. Perché nessuno ti regala niente, nessuno ti viene a bussare e ti chiede di lavorare. È necessario sapersi creare le proprie opportunità e non aspettare che le cose ci cadano dal cielo.