La beffa dei fondi regionali per il turismo: ci saranno, ma ad agosto

L’intervento di promozione turistica di 75 milioni per l’acquisto anticipato di pacchetti di servizi turistici previsto nell’ultima legge Regionale, per gli operatori del settore rischia di trasformarsi in un bluff

Il governo Musumeci, in considerazione dell’attuale periodo di crisi derivante dall’emergenza sanitaria Covid-19, volendo favorire la ripresa delle attività turistiche e dell’occupazione, nell’ultima legge finanziaria aveva previsto un intervento di promozione turistica di 75 milioni per l’acquisto anticipato di pacchetti di servizi turistici, compresi i ticket di ingresso a poli museali e monumentali. Quindi nel piano c’è una notte gratis ogni tre, ma anche incentivi per l’acquisto di servizi turistici e biglietti aerei.

A LUGLIO TUTTO FERMO

Ma c’è da mettere nel conto che per fare partire questo lodevole piano d’interventi, prima occorre  sbloccare i fondi, e quindi trasformare i soldi da virtuali in reali. Si deve quindi  siglare un accordo con il Governo centrale, cosa che ancora oggi non è stato fatta. Dopo è previsto un ulteriore passaggio in Giunta, ed un “sì” del Comitato di sorveglianza. Tempo previsto per tutto ciò? Due settimane. Poi con due bandi pubblici si devono trovare le aziende che vogliono aderire al piano promozionale, e per le prescelte si deve verificare la regolarità contributiva e la certificazione antimafia. Come ultimo atto si devono distribuire materialmente i voucher, e per fare questo occorre prima trovare i distributori. Per questi inevitabili passaggi, prevedibilmente, passerà tutto il mese di luglio.

I VOUCHER AD AGOSTO

Del resto è lo stesso assessore regionale Manlio Messina ad ammetterlo. Parlando dell’attuazione di questo intervento, ha previsto che i primi voucher non potranno essere disponibili prima di agosto. E questo sta generando tanto allarme nel settore turistico-alberghiero. Il comparto spera in una “ripresina”, ma al momento non c’è molto all’orizzonte. E in più gli operatori vedono questo piano regionale come un miraggio, perché tutto è ancora in alto mare. E, a proposito di mare, considerando che le località marittima chiudono a settembre, l’intervento regionale suona quasi come una beffa. Probabilmente, dicono, potrà essere forse un buon traino per il turismo delle feste natalizie…

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