L’appuntamento era fissato per stamattina in viale Regione Siciliana presso l’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione. Decine i lavoratori presenti che, in maniera responsabile, tra mascherine e distanziamenti, hanno voluto manifestare il loro dissenso per la protratta mancata retribuzione di prestazioni già erogate. Ma non solo, perchè ciò che si chiede, dopo tante promesse e rinvii di sorta è la chiarezza circa la possibilità di tornare nuovamente a lavorare. Come testimoniato dal video girato all’interno della stanza dell’assessore Lagalla da Marco Cucuzza, e proposto ieri da Palermo Live. , la situazione è ormai giunta al limite. La scena del lavoratore esasperato, che per poco non viene alle mani con un dipendente interno, è sintomatica di quanto sta avvenendo.

Ancora una volta, a prendere la parola è Costantino Guzzo, segretario Sifus Confali Fp

“Siamo qui per rivendicare novamente il diritto al pagamento dell’ammortizzatore sociale di cui i lavoratori del comparto Formazione sono creditori da otto lunghi anni. Recentemente l’assessore aveva promesso di avere trovato la soluzione con una delibera disgiunta, prendendo i famosi 50 milioni a disposione nel cassetto, ma a quanto pare la suddetta delibera viene puntualmente respinta. Noi, alla luce del grave fatto successo ieri, del lavoratore disperato entrato nell’assessorato, chiaramente prendiamo le distanze, perchè qualsiasi atteggiamento aggressivo non può essere scusato. Ma, al contempo, riteniamo giusto che anche l’assessore debba prendere le distanze dall’impiegato regionale che, in un momento così drammatico, invece di abbassare i toni li aizzava con frasi che potevano anche essere evitate.”