Si è tenuta stamani, al San Paolo Palace Hotel, la presentazione della lista dei 40 candidati di Forza Italia al Consiglio comunale di Palermo. L’incontro, in vista delle ammnistrative del 12 giugno, ha visto la partecipazione dei senatori Licia Ronzulli, Gabriella Giammanco e Renato Schifani.
Tra i temi cardine, quello della ritrovata unità del centrodestra. A porvi l’accento è il coordinatore regionale del partito, Gianfranco Miccichè. “Sono convinto che vinciamo, siamo i più forti – ha dichiarato nel suo intervento -. Siamo una squadra bella che vuole lavorare per il successo di tutti, in primis di questa città. Siamo Forza Italia, il primo partito in assoluto“.
A rimarcarlo è anche Francesco Cascio, designato come vicesindaco in caso di vittoria, dopo il ritiro della candidatura per sostenere Roberto Lagalla. “Abbiamo scelto la via della maturità, della sobrietà, della responsabilità”, sottolinea. Un ruolo messo da parte “per interesse della coalizione e della città di Palermo”. “Non abbiamo esigenze personali – precisa Cascio – non avevamo vendette da consumare, velleità o incarichi da richiedere. Ma soltanto lavorare per questa città”.
Spazio al candidato sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che sottolinea il netto scostamento dalla precedente amministrazione, parlando di “una Palermo che chiede aiuto, una Palermo che oggi chiude un capitolo lungo quarant’anni. Chiude definitivamente il capitolo dell’Orlandismo“. “E nessuno abbia paura – prosegue – perché nessuno di noi abbasserà mai in questa città né tensione civile, né tensione morale, né cultura della legalità, né trasparenza degli atti amministrativi”.
Segue l’elenco delle sfide che la nuova amministrazione troverà davanti a sé. “Per la prima volta troveremo l’inedita situazione per la quale un’amministrazione subentrante dovrà farsi carico di incompiuti atti amministrativi obbligatori della precedente. L’amministrazione Orlando non ha approvato né il bilancio di previsione 2021 né 2022. Uno sconquasso amministrativo che ci impone di andare non col cappello in mano, ma con la schiena dritta basata sulla nostra e la vostra credibilità, a negoziare col Governo nazionale un Piano di riequilibrio utile e ben fatto. Non come quello proposto in questo momento che vale solo 181 milioni; tra l’altro respinto dal governo nazionale a fronte del miliardo e miliardo e due dati a Torino e a Napoli”.
“Una coalizione così forte e unita, autorevolmente rappresentata da Forza Italia all’interno del Governo nazionale, ci vedrà certamente uniti per fare valere le ragioni di Palermo”, continua Lagalla. Cenno poi ai temi caldi di questa campagna elettorale: i morti accatastati, l’incuria delle strade, il degrado delle periferie.
Lo scopo diventa “recuperare la normalità di questa città”. Una normalità che passa per “mezzi di trasporto efficaci e intermodali, strade praticabili, servizi adeguati alla richiesta della modernità”. Con un occhio anche ai giovani che “hanno tutto il diritto di andare dove vogliono, ma questa dev’essere una scelta e non un obbligo”.