Francesca Donato lascia la Lega perché “troppo morbida sul tema migranti”? La precisazione

L’europarlamentare candidata a sindaco di Palermo: “Le mie posizioni sono altre e sono chiare”

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L’europarlamentare, Francesca Donato, qualche mese fa aveva annunciato l’addio alla Lega. “Oggi è stato scritto che ho lasciato la Lega perchè troppo tenera sulla questione migranti”. Queste le dichiarazioni dell’europarlamentare in un podcast. “Tutti sanno che le principali ragioni sono il sostegno a Draghi, il disimpegno su Sicilia e Sardegna. Semmai sulla questione migranti e su certe posizioni equivoche della Lega ho avuto ed ho posizioni critiche”.

”Di tutti i motivi per cui sono uscita dalla Lega proprio quello che non c’è e mai stato è quello che la linea del partito fosse troppo morbida sul tema dell’immigrazione. Non ho mai posto obiezioni su questa questione”.

QUESTE LE MOTIVAZIONI CHE HANNO SPINTO LA DEPUTATA A LASCIARE LA LEGA

“Dopo una lunghissima e approfondita riflessione, sono giunta alla sofferta decisione di uscire dal partito nel quale sono stata eletta”.

“Ho maturato questa scelta dopo mesi in cui i valori in cui credo fermamente – quelli dell’uguaglianza, della libertà individuale e della dignità umana – sono stati sempre più calpestati dai provvedimenti presi dal governo nazionale, di cui la Lega fa parte. Nonostante le rassicurazioni e le battaglie interne del nostro leader, sono passati decreti liberticidi e discriminatori. Quest’ultimi – a mio avviso – sono incompatibili con i principi fondamentali del nostro ordinamento”.

“Preso atto della scelta del Segretario di permanere in questo governo qualunque atto esso compia, assunta anche in considerazione della volontà in tal senso prevalente dei ministri e governatori della Lega, ritengo che sia oggi un fatto di coerenza con i miei valori e di rispetto per i miei elettori ma anche per i miei colleghi di partito, fare un passo indietro e smettere di farne parte”.

“Resterò membro del gruppo Identità e Democrazia al Parlamento Europeo. Rimarrò fuori da altre collocazioni partitiche per poter svolgere nella massima indipendenza e sotto la mia personale responsabilità il mio ruolo politico in difesa della minoranza degli Italiani oggi etichettati come “no-vax”. Quest’ultimi gravemente discriminati e attaccati nel nostro Paese. Tutti coloro che credono ancora nei valori della nostra Costituzione repubblicana, che pongono al centro il rispetto dei diritti umani per tutti i cittadini”. Conclude Francesca Donato.

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