Francesco Arancio omaggia le donne iraniane con “Rising earth”

L’hair stylist palermitano lancia il suo ultimo progetto omaggiando Masha Amini

Si chiama “Rising earth” ed è la nuova collezione moda-capelli lanciata da Francesco Arancio
L’ hair stylist palermitano ha voluto dedicarla alle donne iraniane, artefici di una lotta senza precedenti per la conquista di diritti e libertà altrove consolidati. 
Un tributo al coraggio di Masha Amini, giovane donna uccisa perchè “rea” di non indossare in maniera corretta l’hijab
“Rising earth” esprime vicinanza e solidarietà attraverso forbici e colori. 
Il progetto, l’ultimo di Francesco Arancio, parte dalla lava di un vulcano e simbolicamente arriva lontano. 
Non a caso, è stato presentato ufficialmente in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. 

PAROLA D’ORDINE: CAMBIAMENTO 

La rinascita precede una nuova vita. 
“Il progetto – spiega l’artista siciliano –  prende le mosse dal magma e dai suoi colori: la lava cancella tutto ciò che incontra lungo il cammino, ma ciò che destabilizza la natura stessa sono il potere e la forza che la terra acquisisce subito dopo”.
“Il terreno, infatti – prosegue – diventa più fertile di com’era e la lava lascia le sue tracce che, col tempo, si trasformano in massi creando delle vere e proprie opere d’arte naturali”.
È questo il messaggio che Francesco Arancio lancia alle donne iraniane.
“Per una rinascita completa dunque – osserva  – affinché sia vera e pura, bisogna rimuovere tutto ciò che ci blocca, che ci rende morti e non ci fa andare avanti“.
“Affinché il terreno sia più forte – aggiunge –  a volte è necessario che si demolisca ogni cosa: ciò che nasce dopo è sicuramente la sua versione migliore”. 
Perché, se è vero che il cambiamento agisce interiormente, è altrettanto vero che la natura e l’anima di ogni essere umano rimangono pur sempre quelle originarie. 
Il cambiamento, dunque, si configura come la forza motrice che plasma il modo di essere e di vivere. 

UNA POTENTE METAFORA 

Così come la lava che, attraverso la metamorfosi, cambia aspetto e consistenza, così ognuno è chiamato ad abolire ciò che di negativo lo imprigiona, rompendo le catene degli stereotipi e provando a essere libero.
Questo il pensiero che Francesco Arancio ha riversato sulla nuova collezione, facendone anche uno strumento di riflessione.
“Il passato ci blocca – osserva – e non ci permette di rinascere: restiamo noi stessi, mantenendoci in equilibrio”.
“Ma è solo ‘sgretolandoci’ – avverte –  che cambieremo aspetto ed essenza”. 
I tagli, perfettamente geometrici, perlopiù ondeggianti e spigolosi, non a caso ricordano massi e rocce.
I colori invece evocano la lava che, cambiando la propria forma da liquida a solida, muta altresì aspetto e colore.
Si passa, infatti, dalle tonalità rosso accesso dei ramati al marrone, colore della terra, per finire con un biondo “cenere”. 
“Si tratta solo di un gesto simbolico – precisa Francesco Arancio – perché non accada più quello che è successo a Masha Amini”.
“La donna che rappresento nella collezione –  conclude – ha un carattere deciso e sicuro, così come le iraniane che lottano per affermare i loro diritti, ed è una donna che rinasce e guarda avanti senza più voltarsi indietro”.