Home Dall'Italia Il fratello di Saman: «L’ha strangolata lo zio. Dopo mio padre piangeva»

Il fratello di Saman: «L’ha strangolata lo zio. Dopo mio padre piangeva»


Pippo Maniscalco

I carabinieri hanno diffuso il filmato ripreso da una telecamera di sorveglianza: «Andavano a scavare la fossa per Saman». Per lo zio emesso mandato di cattura europeo

Si stringe il cerchio intorno allo zio di Saman Abbas. L’uomo è sospettato di aver ucciso la nipote 18enne lo scorso 30 aprile, nelle campagne di Novellara, ed è stato emesso a suo carico un mandato di cattura europeo, Invece per i genitori della ragazza è stata avviata una rogatoria internazionale di arresto ed estradizione dal Pakistan. Danish Hasnain, questo il nome del parente 33enne della vittima, con ogni probabilità è fuggito in Francia. Il 9 maggio è stato fermato vicino al confine, in provincia di Imperia, insieme al fratello 16enne di Saman, trascinato dall’uomo nella fuga.

Entrambi erano senza documenti. Il minorenne è stato trattenuto per essere portato in una casa famiglia, e lo zio invitato a presentarsi l’indomani in questura per regolarizzare la sua posizione. Da quel momento l’uomo è sparito dai radar. Il ragazzo invece è stato accompagnato in una struttura protetta dell’Emilia. È stato interrogato, ed ha dichiarato che Saman è stata assassinata ed esprime sospetti sullo zio, affermando di «temerlo». Si ritiene che il presunto esecutore dell’omicidio, si trovi ancora in Francia o in Spagna. Per questo è stato emesso il mandato di cattura europeo.

NEL VERBALE UN RACCONTO SCONVELGENTE

 Il verbale della deposizione del fratello sedicenne di Saman Abbas è come ‘ un racconto sconvolgente. Ha riferito che lo zio Danish ha pianificato il feroce delitto, descrivendolo come un uomo di cui in famiglia tutti avevano paura. È lui che nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio, quando gli hanno affidato la figlia, ha detto ai genitori di Saman che ci avrebbe pensato lui.

Il ragazzo ha riferito che al rientro dello zio, il padre si era sentito male ed aveva pianto. Nella sua testimonianza il 16enne ha ipotizzato: «Secondo me l’ha uccisa strangolandola, anche perché quando è venuto a casa non aveva nulla in mano». Ha detto che lo zio l’ha minacciato, intimandogli «di non dire nulla ai carabinieri, con conseguenza la sua uccisione». Non avrebbe rivelato invece dove ha nascosto il corpo. «Io gliel’ho chiesto ─ ha detto il ragazzo ─ in quanto volevo abbracciarla un’ultima volta. Lui mi ha risposto di non potermelo dire».

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