Il primo treno “freccia” di Trenitalia giunto in Sicilia si è rivelato, al momento, un flop. A rivelarlo sono prima di tutto gli impetuosi numeri, che sul nuovo “Frecciabianca”, inaugurato da pochi mesi, parlano di una media di 10/20 passeggeri per corsa. Un dato giustificabile se si pensa che, a fronte di una spesa superiore a quella per i “normali” treni, non vi sono tempi di percorrenza tanto dissimili. Adesso il treno “veloce” sarà costretto a fermarsi almeno per tutta l’estate, a causa di lavori previsti sulla linea Palermo-Catania nei i prossimi mesi.
Alla presentazione del primo Frecciabianca in Sicilia, avvenuta lo scorso 8 novembre a Catania, parteciparono: il sottosegretario alle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Giancarlo Cancelleri; l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone; il sindaco di Catania Salvo Pogliese; l’amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia Luigi Corradi. Nonostante le “promesse” di un treno che potesse viaggiare a picchi di 200 km/h, la realtà dei fatti ha dovuto infrangersi contro strutture ferroviarie carenti. Per questo, adesso, si è reso necessario uno stop forzato al fine di effettuare il raddoppio dei binari su alcuni punti.
I lavori si concentreranno soprattutto tra Bicocca e Catenanuova. Il binario unico, in questa tratta, causa rallentamenti dei treni, che non possono superare picchi massimi di 90 km/h. Oltre al problema velocità la situazione costringe anche, spesso, ad ulteriori attese al fine di fare transitare altri treni. Al fine di ottemperare a tali disagi si è deciso dunque di intervenire, con opere di manutenzione che rientrano in un massiccio progetto da oltre 9 miliardi di euro, attuato al fine di migliorare i collegamenti Palermo-Messina-Catania.
I disservizi, a causa dei lavori programmati, dureranno per tutto il periodo estivo. Sarà limitato, o interrotto, il transito di treni nelle seguenti tratte: Cinisi – Castelvetrano; Palermo-Trapani; Lentini-Caltagirone; Caltanissetta Xirbi-Caltanissetta Centrale; Lercara Diramazione-Castronovo; Palermo- Agrigento; Lentini-Agnone. Rallentamenti o riduzioni di capacità, inoltre, potranno essere previsti anche su altre zone del territorio siciliano.
“Sarà un’estate di gite in pullman”, afferma Giosuè Malaponti, comitato pendolari siciliani – La cosa che ci ha fatto rimanere perplessi è la chiusura totale: solitamente i lavori vengono fatti per brevi tratti con tempi più lunghi, ma senza sospendere il servizio. I turisti che dovranno raggiungere Palermo da Catania o viceversa non prenderanno mai un autobus, che tra l’altro non è diretto perché è obbligato a fare diverse fermate”.