Cronaca di Palermo

Fridays For Future in piazza Verdi: “Distruggi il sistema, non il pianeta”

Fridays For Future torna in piazza a Palermo, con una folla di giovani ed eloquenti cartelli. “There’s no planet B”, “The climate is changing, why aren’t we?”, recitano alcuni. “Ci state rubando il futuro”, “Siamo l’ultima generazione che può cambiare il mondo”, fanno eco altri.

Lo sciopero globale organizzato dal movimento ispirato dall’attivista svedese Greta Thunberg ha avuto inizio attorno alle 9 in piazza Verdi. Studenti e rappresentanti di diverse associazioni hanno dato il via ad una manifestazione d’ampio respiro nei suoi temi, che non si fermano solo a quelli legati all’emergenza climatica e ambientale. Non a caso lo slogan della protesta in tutto il mondo è “Uproot the system”, ossia “Sradica il sistema”.

Uproot The System

“Quando diciamo Uproot The Systemsi legge sul sito di Fridays For Future – il movimento per il clima pone l’accento sull’intersezionalità della crisi climatica. Il predominio del Nord globale sul MAPA (persone e aree più colpite) attraverso diversi sistemi, come colonialismo, discriminazione e ingiustizia climatica – e in particolare il contributo smisurato del Nord globale alle emissioni globali – è alla radice di questa crisi”. Insomma, andare alla radice della questione, poiché la crisi climatica non è che parte di un problema più complesso.

“Siamo qui per denunciare non solo l’ingiustizia ambientale, ma tutte le ingiustizie che oggi rappresentano un cancro nel nostro Paese”, spiega a Palermo Live Marta Capaccioni di Our Voice, movimento culturale internazionale, presente alla protesta. “Tutte le ingiustizie sono collegate: mafia, ambiente, patriarcato, razzismo, fascismo. Tutte ingiustizie che oggi sono nel nostro Paese. Siamo qua oggi per denunciare tutto questo, che appartiene ad un unico sistema politico che non vuole trovare soluzioni. La necessità è sensibilizzare i giovani, informarli, fargli conoscere la storia del nostro Paese, perché sono stati uccisi magistrati, giudici giusti che erano scomodi“.

“Con l’informazione e la consapevolezza potremo decidere chi mandare al Governo, chi prenderà decisioni politiche come nostro rappresentante – prosegue Marta Capaccioni -. Io e il Movimento non ci riconosciamo in nessuno dei rappresentanti politici che stanno oggi al Governo.

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Redazione PL