Funerali di Stato, il passaggio a miglior vita te lo paga Meloni: arriva il ‘bonus post mortem’

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Purtroppo prima o poi tutti abbiamo a che fare con le spese funebri, ma in molti non sanno questa importante soluzione per abbattere i costi. 

Affrontare la perdita di una persona cara è un momento di profondo dolore, aggravato spesso dalle incombenze burocratiche e dai costi legati all’organizzazione del funerale. Le spese funebri possono variare notevolmente, influenzate da diversi fattori come la tipologia del rito, la scelta del cofano, i servizi aggiuntivi e la località. In media, in Italia, un funerale può costare dai 2.500 ai 7.000 euro, ma in alcuni casi la cifra può superare i 10.000 euro.

La burocrazia legata al decesso prevede una serie di adempimenti obbligatori, come la denuncia di morte all’ufficio di stato civile del Comune, l’ottenimento del certificato di morte e l’autorizzazione al seppellimento o alla cremazione. Inoltre, è necessario occuparsi della documentazione relativa alla successione e alla gestione dei beni del defunto. In alcuni casi, può essere utile rivolgersi a un’agenzia di pompe funebri, che si occuperà di tutte le pratiche burocratiche e dell’organizzazione del funerale.

I costi materiali del funerale comprendono diverse voci di spesa. Il cofano funebre rappresenta una delle voci più significative, con prezzi che variano a seconda del materiale e della lavorazione. Anche l’allestimento della camera ardente, il trasporto della salma, la stampa dei necrologi e l’eventuale cremazione incidono sul costo totale.

Per contenere i costi, è possibile optare per soluzioni più economiche, come la cremazione o la scelta di un cofano funebre semplice. Inoltre, alcune agenzie di pompe funebri offrono pacchetti funerari a prezzi fissi, che includono tutti i servizi essenziali.

Cosa sono gli sgravi fiscali

Gli sgravi fiscali sono agevolazioni che lo Stato concede a cittadini e imprese per ridurre l’importo delle tasse da pagare. In pratica, sono sconti o riduzioni che permettono di pagare meno imposte, con l’obiettivo di incentivare determinate attività o sostenere specifiche categorie di persone.

Questi benefici possono assumere diverse forme, come detrazioni (riduzioni dell’imposta lorda), deduzioni (riduzioni del reddito imponibile) o crediti d’imposta (sconti diretti sull’imposta dovuta). Gli sgravi fiscali sono spesso utilizzati per promuovere investimenti, sostenere le famiglie a basso reddito o incentivare l’assunzione di determinate categorie di lavoratori.

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Gli sgravi sulle spese funebri

Sì, anche le spese funebri possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi. La normativa fiscale italiana prevede la possibilità di detrarre il 19% delle spese funebri sostenute, con un limite massimo di 1.550 euro per ogni decesso. Ciò significa che la detrazione massima ottenibile è di 294,50 euro.

Per poter usufruire di questa detrazione, è necessario conservare la documentazione che attesti le spese sostenute, come fatture e ricevute. Inoltre, è importante che i pagamenti siano stati effettuati tramite metodi tracciabili, come bonifico bancario, carta di credito o bancomat. La detrazione spetta a chiunque abbia sostenuto le spese, indipendentemente dal grado di parentela con il defunto.