Fuochi d’artificio “contraffatti” nascosti in casa, ritirata la licenza a un pirotecnico nel Palermitano
Gli artifizi pirotecnici rinvenuti sono risultati di libera vendita, ma detenuti illecitamente in quanto contenenti al loro interno materiale esplodente per un peso netto superiore al limite consentito dalla legge.
Le festività natalizie si avvicinano e i poliziotti del commissariato Brancaccio hanno eseguito una serie di accertamenti relativi ai detentori di licenze orbitanti nel settore dei fuochi pirici. Gli agenti hanno così rinvenuto nel garage e nell’abitazione di un pirotecnico di Misilmeri, nel Palermitano, giochi pirici contenenti materiale esplodente per un peso netto superiore al limite consentito dalla legge.
Fuochi d’artificio “contraffatti” nascosti in casa
I poliziotti hanno sottoposto a controllo amministrativo, presso la propria abitazione, il residente a Misilmeri, titolare di licenza di fuochista che permette di esercitare il mestiere di pirotecnico per l’accensione di fuochi artificiali. L’accertamento ha consentito di rinvenire all’interno del garage 13 batterie di fuochi artificiali e all’interno dell’abitazione – occultati tra bagno, camera da letto e ripostiglio – ulteriori giochi pirici per un totale complessivo superiore a 14 Kg di massa attiva.
Gli artifizi pirotecnici rinvenuti, aventi categoria F2, sono risultati di libera vendita, ma detenuti illecitamente in quanto contenenti al loro interno materiale esplodente per un peso netto superiore al limite consentito dalla legge.
I fuochi pirici, trasportati in sicurezza con l’ausilio di personale del Nucleo Artificieri della locale Questura, sono stati quindi posti sotto sequestro, mentre l’uomo è stato denunciato a piede libero ai sensi dell’art.2 della legge n. 895/67, relativa alla detenzione illegale di materiale esplodente con massa attiva netta pari a 14,2 Kg. Ritirata anche la licenza di autorizzazione all’esercizio del mestiere di pirotecnico per l’accensione dei fuochi artificiali di cui l’uomo è titolare, in attesa di successive determinazioni.
Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
Paura a Palermo, crollano calcinacci dal palazzo ex Eas accanto al tribunale