Fuoco alle celle, rivolta detenuti al carcere minorile Malaspina

La rivolta tra sabato e domenica nel carcere minorile di Palermo. A denunciare l’episodio è stato Gioacchino Veneziano, segretario generale della Ulipa Polizia Penitenziaria della Sicilia.

Tra sabato 28 agosto e domenica 29 agosto rivolta dei detenuti del carcere minorile Malaspina di Palermo. I detenuti hanno appiccato fuoco all’interno delle celle. La denuncia arriva da Gioacchino Veneziano, segretario generale della Ulipa Polizia Penitenziaria della Sicilia.

“Mentre assistiamo giornalmente attacchi verso la Polizia Penitenziaria, al carcere minorile di Palermo si sono vissute ore drammatiche che potevano avere risvolti drammatici per l’ordine e la sicurezza pubblica. La rivolta – dichiara – è iniziata sabato 28 pomeriggio, quando i detenuti senza nessun motivo non volevano rientrare nelle celle dopo aver fruito del refettorio, e solo l’opera di mediazione del comandante che unitamente a tutto il personale di Polizia nel frattempo fatto rientrare dalle ferie e dai riposi si è riusciti a riportare momentaneamente l’ordine…”.

“Purtroppo – continua Veneziano – quando erano all’interno della celle gli stessi detenuti hanno appiccato il fuoco. Il personale di Polizia Penitenziaria mettendo a repentaglio la propria vita, è riuscito a mettere in sicurezza sia i detenuti rivoltosi che quelli che non avevano partecipato alla sommossa.

MANCANZA ORGANIZZATIVA

“In questa situazione purtroppo dobbiamo registrare la completa assenza di protocolli operativi, giacché la mancanza di addestramento, di equipaggiamento e quindi in ogni intervento o azione, la responsabilità rimane in carico di chi opera, e con l’aria che tira attualmente è davvero difficile non subire gli attacchi di chi comodamente seduto, poi giudica situazioni di grande pericolo. La struttura di via Cilea, – conclude Veneziano – è stata quasi resa inagibile, ma anche in questo gravissimo caso di violenza continuativa, anche il piena pandemia da covid-19 il coraggio, la professionalità della Polizia Penitenziaria hanno fatto la differenza, registrando comunque la presenza continua in tutte le fasi della rivolta, sia del Comandante della Polizia Penitenziaria Francesco Cerami, che del Direttore Clara Pangaro”.