Cronaca di Palermo

Furti d’auto a Palermo, sventati due colpi: identificati cinque giovani

Prosegue l’incessante azione di contrasto ai reati predatori da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo. In particolare si cerca di arginare i furti di autovetture, frequenti nelle zone della movida notturna in occasione del fine settimana.

I militari della Compagnia San Lorenzo, nel corso di due distinti servizi di controllo del territorio, hanno identificato cinque persone, impedendo che i reati fossero portati a compimento. 

Tentato furto in viale della Resurrezione

Nei pressi di un locale di viale della Resurrezione, i Carabinieri della Stazione Palermo San Filippo Neri hanno sorpreso un 18enne mentre, insieme a due complici, metteva in moto una Fiat 500 dopo averla forzata. Alla vista della pattuglia, i giovani hanno tentato di darsi alla fuga.

Il 18enne è stato prontamente bloccato e tratto in arresto. Gli altri due, un 22enne e un altro 18enne identificati grazie alle indagini avviate nell’immediatezza, sono stati denunciati in stato di libertà. I militari hanno altresì recuperato e sequestrato una chiave OBD, utilizzata solitamente per manomettere la centralina delle autovetture, ed un cacciavite, oggetti abbandonati dall’arrestato durante la fuga. Il G.I.P. di Palermo ha convalidato l’arresto del 18enne.

Furti a Palermo, sventato colpo a San Lorenzo

Nel corso di un’altra attività nel quartiere San Lorenzo, i carabinieri hanno arrestato un 23enne e un 17enne. Questi tentavano di allontanarsi da un complesso residenziale, a bordo di uno scooter, dopo essersi impossessati dei fari di un’autovettura di proprietà di un condomino.

Il 23enne, dopo la convalida dell’arresto da parte del G.I.P., è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria; al minore, condotto dopo l’arresto presso il Centro di Prima Accoglienza e Comunità per minori “Malaspina” su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, sono state imposte le prescrizioni per due mesi a seguito della convalida.

In entrambi i casi, la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari. È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente. La loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.

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Redazione PL