Furti e raid: le parole dei carabinieri dopo l’arresto di una banda tra Palermo e Trapani

L’indagine, durata un anno e mezzo, è stata incentrata inizialmente sulla banda di Camporeale che, in un secondo momento, si è unita ad un gruppo di criminali di Partinico

In seguito all’emissione di 15 misure cautelari dal Gip di Palermo, i carabinieri hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare i dettagli dell’operazione. Le forze dell’ordine hanno fermato una banda di criminali, due gruppi familiari che operano tra il comune di Camporeale, Partinico, la provincia di Agrigento e Trapani. Autori di vari furti di rame, automobili, batterie di ponti radio delle società di telefonia e rapine. I malviventi sono anche accusati di violenze sessuali compiute ai danni di una ragazzina minorene di 14 anni.

Il gruppo di criminali di Camporeale, spiegano i carabinieri, durante la sua espansione sul territorio siciliano è entrato in contatto con un’altra banda partenicese, dotata già di una sua autonomia, composta da sei italiani tutti pregiuticati a differenza dei camporealesi in cui vi è qualche incensurato. Il progetto investigativo, partito inzialmente con i malviventi di Camporeale, si è dovuto adattare all’attività compiuta nella provincia di Palermo.

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