Rubavano in modo sistematico rame da numerose cappelle gentilizie nei cimiteri delle province di Palermo e Messina. I carabinieri di Santo Stefano di Camastra hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di quattro persone: due, padre e figlio residenti a Santo Stefano, sono finiti ai domiciliari per furto aggravato; uno è stato raggiunto da ordinanza di applicazione dell’obbligo di dimora nel comune di residenza; un ulteriore indagato, residente a Palermo, è stato raggiunto da ordinanza degli arresti domiciliari per ricettazione.
Nello specifico, i fatti hanno riguardato la densa sequela di furti di pluviali in rame ai danni di numerosissime cappelle gentilizie nei cimiteri di vari centri nebroidei e madoniti nell’arco temporale compreso tra i mesi di febbraio ed aprile 2024.
Secondo quanto evidenziato dal Gip nella sua ordinanza, “lo schema delittuoso, ormai ben collaudato, consisteva nell’individuazione di un obiettivo strategico (un cimitero), isolato, privo di sistemi di videosorveglianza, poco illuminato, dove poter agire indisturbati in ora serale”. Staccavano i pluviali di rame dalle cappelle gentilizie, li accartocciavano, li riponevano in auto e successivamente procedevano a contattare telefonicamente l’uomo di Palermo indagato per il reato di ricettazione.
I cimiteri finiti nel mirino degli indagati sono: