Si infittisce sempre di più il caso sulla scomparsa di Gaia Randazzo, 20enne che da Genova stava facendo ritorno per far visita a parenti a Palermo. Il giallo del traghetto Genova-Palermo è stata trattato nella puntata di ieri sera di ‘Chi l’ha visto?’ su Rai3.
Durante un servizio si è riavvolto il filo sulla sparizione tra la notte tra il 10 e 11 novembre: a bordo del traghetto c’erano infatti circa 300 persone, tra cui la giovane e il fratello 15enne. I due fratelli erano sul ponte 5, dove erano state loro assegnate due poltrone. Il fratello, dopo la partenza, si era addormentato. Al risveglio non ha più trovato Gaia. Al suo posto c’era solo il giubbotto nero con dentro il cellulare e lo zaino della ragazza. Mentre la felpa blu di Gaia al mattino giaceva su una panchina del ponte numero 6.
Alla trasmissione sono intervenuti Angela, la mamma della 20enne, e l’avvocato Aldo Ruffino, uno dei legali della famiglia. I genitori della giovane non credono al suicidio e pensano che gli investigatori debbano seguire piste alternative per accertare se la scomparsa possa essere attribuita ad una tragica fatalità, oppure alla eventuale responsabilità di terzi.
La mamma ha lanciato un appello a chi, a bordo del traghetto, ricordi di avere visto la figlia, di farsi avanti e di riferire qualunque possa essere utile per le indagini.
Subito dopo il programma di Rai3 si è collegato telefonicamente con William, un camionista italiano che era anche lui a bordo del traghetto lo scorso 10 novembre. L’uomo ha riferito che sull’imbarcazione c’erano tanti ubriachi molesti. Particolare, questo, ripetuto anche da altre persone che la settimana scorsa hanno viaggiato su quel medesimo traghetto e che hanno segnalato la mancanza di controlli a bordo e gente che aveva bevuto troppo.
William, che ha girato un video sulle ricerche postandolo su Tik Tok, ha parlato di controlli accurati a tutti i mezzi la mattina seguente alla scomparsa. Inoltre ha escluso che Gaia possa essere stata rapita.