“La giostra dei colori” è il titolo della nuova mostra pittorica di Rosario Genduso, in programma a Gangi, in provincia di Palermo, negli spazi di Palazzo Bongiorno in corso Umberto I.
La mostra si terrà dal 6 al 15 agosto e sarò possibile visitarla tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00.
L’ingresso è gratuito.
“Ringrazio il sindaco Giuseppe Ferrarello– dichiara l’artista – e l’assessore alla Cultura Roberto Franco, insieme alla dottoressa Rosina Migliazzo del Comune di Gangi per la loro presenza e collaborazione”.
Il vernissage si terrà alle 18:30.
“La giostra dei colori” si inserisce nell’ambito del cartellone estivo del Comune madonita che, nel 2014, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di borgo più bello d’Italia.
Inoltre, fino al 13 agosto, a Gangi si celebra la “Sagra della spiga”, un evento storico nato più di sessanta anni fa su iniziativa della Proloco.
Una manifestazione folkloristica che rievoca i costumi, le tradizioni e la cultura della vita contadina di un tempo, intrecciandoli alla mitologia pagana.
La mostra di Rosario Genduso, dunque, arricchisce ulteriormente un mese ricco di appuntamenti.
Per l’artista, originario di Alimena, si tratta di un nuovo tassello di un percorso artistico di alto livello, che alterna partecipazione a progetti collettivi e personali di indiscusso valore.
Le Madonie sono uno dei luoghi prediletti da Rosario Genduso, come testimoniano le varie esposizioni tenutesi a Petralia Sottana, Cefalù e Alimena.
Un excursus artistico e creativo che ha varcato con successo anche i confini isolani, per approdare, in occasione di prestigiosi eventi corali, in città come Roma e Venezia.
“La giostra dei colori” comprende nuove opere unite dal filo rosso della forza cromatica, tratto distintivo per eccellenza di Rosario Genduso.
La natura torna ancora una volta a essere protagonista: tra i temi privilegiati, ci sono il mare e le ninfee.
La cromaticità è variegata e la Natura è cristallizzata attraverso motivi di chiara matrice espressionista.
Tuttavia, Rosario Genduso si conferma, oggi più che mai, libero da schemi e definizioni stilistiche.
La cifra dell’originalità personale è in assoluto, quella prevalente malgrado non manchino, qua e là, i riferimenti a Vincent Willem van Gogh – il suo preferito, in assoluto – e di Claude Oscar Monet.
Una nuova, imperdibile occasione per approcciare il talento e la creatività di un artista sempre più amato dal pubblico e dagli addetti ai lavori, a partire dal professore Giorgio Gregorio Grasso, storico e critico d’arte.