Il generale Figliuolo a Perugia pranza al chiuso con decine di persone

Per tutti ristoranti solo all’aperto, ma a Perugia il generale Figliuolo ha pranzato al chiuso con decine di persone

In Italia, ancora oggi, in zona gialla chi vuole mangiare nei ristoranti deve farlo in spazi aperti, per evitare che molte persone restino a lungo in uno spazio chiuso. Tutti insieme e senza mascherine. Anche le nuove regole per le zone bianche prevedono che, oltre alle prenotazioni, i tavoli devono essere disposti garantendo ai clienti una distanza di almeno un metro. E inoltre i clienti devono indossare sempre la mascherina, tranne quando bevono o mangiano. Nonostante tutto ciò, è stato documentato che il commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuoli ha dato il cattivo esempio.

LA VISITA A PERUGIA DI FIGLIUOLI

Nella giornata di ieri, venerdì 28 maggio, il generale è andato a Perugia, accompagnato dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Lo scopo della visita era quello di verificare che la campagna vaccinale prosegua con successo. Ad accoglierli la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, con la task force regionale. All’ora di pranzo il commissario straordinario ha partecipato a un buffet allestito all’interno del Centro di ricerca emato oncologica dell’ospedale Santa Maria della Misericordia del capoluogo umbro.

IL BUFFET AL CHIUSO

Però si trattava di un buffet allestito in un corridoio, al chiuso. Con le persone attorno al tavolo intente a recuperare il pasto e impegnate a mangiare. Il sito Tpi.it e Il Fatto Quotidiano hanno pubblicato articoli, corredati da una foto che documenta l’accaduto, nella quale si vedono tutti i presenti, non molto distanziati, e in tanti rigorosamente senza mascherina. Come se queste persone non fossero operatori sanitari, appartenenti alla task force anti-Covid dell ’Umbria. Ma anche la governatrice dell’Umbria, il sindaco di Perugia, il direttore generale dell’Asl. E, ovviamente il commissario all’emergenza pandemica Francesco Paolo Figliuolo. In mimetica, come sempre.

IL GENERALE IMBARAZZATO

Il Fatto Quotidiano riferisce che chi era presente al Centro di ricerca dell’ospedale, ha raccontato di un Figliuolo in grande imbarazzo per la scelta della Regione Umbria, Ma non basta, perché la frittata ormai era stata servita. Nel 2021 è difficile immaginare che qualcuno non abbia uno smartphone, e che poi le foto non vengano poi diffuse. Come non pensarci? Era così difficile organizzare qualche tavolo all’aperto, magari facendo felice un ristoratore locale in difficoltà dopo la prolungata chiusura degli scorsi mesi?