Caronia, gli esperti sul caso: “No omicidio suicidio ma abile messinscena”

Secondo la relazione presentata alla Procura dagli esperti, i corpi di Viviana e Gioele, in tempi diversi, sono stati estratti dal fondo del pozzo con le mani e con appositi strumenti da parte di qualche soggetto ignoto

viviana corpi


Nessuna uccisione del piccolo Gioele da parte di Viviana, nessun suicidio e/o lancio dal famoso traliccio di Viviana. In realtà si tratta di abile messinscena organizzata da una “combinazione criminale motivata e coinvolta” tramite la traslazione dei cadaveri in zone sensibili proprio per inscenare il suicidio o la disgrazia ed allontanare da sé ogni responsabilità. Viviana e il piccolo sono precipitati (caduti o lanciati, ancora non si sa) nel bosco di Caronia all’interno di un invaso con circa 50 centimetri d’acqua sul fondo: un pozzo, una cisterna, un contenitore profondo 3-4-5 metri. I due sono precipitati contemporaneamente: Viviana si è fratturata diverse parti del corpo, specialmente la zona sinistra; le sono esplose due vertebre col tranciamento del midollo spinale, ha perso coscienza e sensibilità, è morta per asfissia. Gioele ha impattato col cranio zona temporale sinistra ed è morto per asfissia.”

RICHIESTO PARERE TECNICI PROCURA

Questo è quanto emerge dalla relazione, di tipo anticipatorio e dal carattere propositivo e di collaborazione con la Procura, del team di esperti che sta seguendo il giallo di Caronia, composto dai Consulenti Prof. Carmelo Lavorino, Dott. Antonio Della Valle, Dott. Enrico Delli Compagni, alla quale hanno collaborato le Esperte in Antropologia forense Dr.sse Nicolina Palamone e Angelica Zenato, il Sig. Tony Carbone Referente CESCRIN per la Sicilia e l’Esperto informatico Gaetano Bonaventura. La relazione è stata presentata dagli avvocati della difesa, Claudio Mondello e Pietro Venuti

I Consulenti sono ancora in attesa dei risultati delle attività info-investigative, delle consulenze e delle relazioni della Polizia Giudiziaria, del Servizio Italiano di Polizia Scientifica. Richiesto il parere dei Consulenti tecnici della Procura; in attesa sempre dei filmati, delle foto e di tutto il materiale nel fascicolo, di ulteriori esami dei corpi da parte loro tramite la strumentazione Laser 3D. La relazione prosegue tirando in ballo soggetti terzi intervenuti nel contesto del giallo di Caronia.

ENTRA IN SCENA “SOGGETTO IGNOTO”

Poi i due corpi, in tempi diversi, sono stati estratti dal fondo del pozzo con le mani e con appositi strumenti da parte di qualche “soggetto ignoto”; Viviana tirata fuori la tarda sera del 3 agosto o la mattina del 4 agosto e trasportata con apposito mezzo per la messinscena e il depistaggio e, nel trazionamento, le vengono strappati i capelli.

Gioele tirato fuori successivamente (anche la mattina del 4 agosto) e depositato nel tragitto fra la zona piazzola e la zona traliccio, senza escludere che sia stato conservato in un contenitore di plastica e posizionato successivamente sul luogo del rinvenimento, dove il corpicino è stato oggetto di scempio da parte della fauna selvatica. I corpi dei due sono stati tirati su e fuori per essere oggetti di macabra messinscena al fine di un meditato depistaggio per auto sicurezza e presa distanza dall’evento mortale. Tutto depone in tal senso, sia in positivo che in negativo:

1- Lo stato dei corpi e le fratture (proprie di precipitazione), i segni sul corpo e sui vestiti di Viviana.
2- Lo stato dei denti dei due: le colorazioni rosa degli elementi dentari, parziali nei resti di Viviana e complete in quelli di Gioele. Sono colorazioni strettamente correlate alle condizioni peri-mortem (durante la morte) dei due precipitati, ovvero a uno stato di asfissia occorso successivo alla precipitazione verticale di Viviana e di Gioele e di permanenza in acqua.
3- L’assenza di ogni traccia che unisca Viviana al traliccio ed alla precipitazione dopo l’arrampicamento.
4- L’impossibilità che Viviana abbia percorso il tragitto dalla piazzola al traliccio; che si sia arrampicata sul traliccio e successivamente buttata; l’impossibilità che abbia potuto strangolare manualmente o con un mezzo costrittore Gioele facendolo morire per asfissia; l’impossibilità che Gioele si sia procurata la frattura al cranio durante l’incidente.”

Caronia

ULTERIORI RICHIESTE INVESTIGATIVE

I Consulenti pubblicano nel sito www.cescrin.it alcune parti della loro relazione depositata in Procura; un documento di diciotto pagine che contiene tre punti di premessa, venticinque punti analitici, cinque indicazioni salienti, otto punti di conclusione, sedici richieste investigative. Fra le richieste investigative vi sono quella di un loro ulteriore sopralluogo a Caronia sui luoghi del rinvenimento dei corpi; di un ulteriore accesso ai corpi però con la sospirata autorizzazione all’uso delle apparecchiature Laser 3D; di attività investigative per individuare tutti i pozzi della zona, cisterne e bacini artificiali (di proprietà e non) con tutti i dettagli e i particolari del caso