Giallo Caronia, legali: “Viviana non ha ucciso Gioele e non si è suicidata”

Secondo i consulenti della famiglia Mondello “Viviana e Gioele sarebbero precipitati in una buca”

Viviana

«A proposito delle esternazioni dell’opinionista del settimanale GIALLO sul lavoro dei consulenti di parte della famiglia Mondello… Pregasi di non formulare opinioni salottiere, di non aprire il varco ai paradossi e di non “buttarla in caciara”». Così i Consulenti della Famiglia Mondello: Prof. Carmelo Lavorino – Dr Antonio Della Valle – Dr Enrico Delli Compagni, in un comunicato per rispondere alle affermazioni contenute nel settimanale “Giallo”. Secondo quanto riportato nell’articolo: “Viviana Parisi avrebbe ucciso Gioele e poi si sarebbe suicidata“.

LA VICENDA

Mamma e figlio lo scorso 3 agosto erano scomparsi tra i boschi messinesi, dopo aver avuto un incidente nell’autostrada Palermo-Messina, all’interno di una galleria all’altezza di Caronia. Viviana è stata ritrovata morta dopo cinque giorni mentre Gioele dopo 17. Per i consulenti della Procura di Patti la donna si è lanciata dal traliccio mentre sul bambino non ci sono certezze poiché al momento del ritrovamento il suo corpo era privo degli organi interni, dilaniato da cani e animali selvatici. Ma la morte del piccolo non è stata causata da aggressioni di nessun tipo, a confermare ci sarebbe l’assenza di tracce animali sui vestiti di Gioele.

IL DOPPIO PENSIERO CONTENUTO SUL SETTIMANALE “GIALLO”

IL PRIMO PENSIERO

“Si legge sul settimanale GIALLO un “doppio pensiero” dell’ opinionista che probabilmente… e si pensa che possa toglierci il sonno per molte notti delle prossime settimane”. Proseguono i legali -.
PRIMO PENSIERO CHE CONFUTIAMO: “SONO PORTATA A PRIVILEGIARE , COME HO FATTO SIN DALL’INIZIO DI QUESTA TRAGICA VICENDA, L’IPOTESI OMICIDIO-SUICIDIO. Mi aspetto l’archiviazione del caso entro breve tempo perché in tale direzione sono andate tutte le varie consulenze tecniche”.
L’autrice evidentemente non è a conoscenza e, forse verosimilmente, potrebbe ignorare che la parte offesa, nella fattispecie la famiglia Mondello può, e presto lo farà, presentare opposizione all’archiviazione. Il tutto, producendo al Giudice delle Indagini Preliminari tutte quelle che sono le logiche argomentazioni alla base DELLE NOSTRE CONFUTAZIONI TECNICHE. SCIENTIFICHE ED INVESTIGATIVE al lavoro dei consulenti del Pubblico Ministero e del Pubblico Ministero stesso. In tale contesto parimenti e congiuntamente a chi è opinionista ed editorialista assicuriamo all’intera e stessa opinione pubblica italiana. Quest’ultima la demoliremo punto per punto il castello di ipotesi e congetture basate su grani di sabbia di chi gradisce la visione artefatta ed artata dell’“omicidio-suicidio”, solo perché affida le ragioni della tragica vicenda ad un discutibile autoconvincimento”.

“VIVIANA NON HA UCCISO GIOELE E NON SI E’ SUICIDATA”

Ribadiamo che Viviana non ha ucciso Gioele e nemmeno si è suicidata lanciandosi dal famoso e fantomatico traliccio “immune” da qualunque segno di ogni cosa.
A questo punto ed allora c’è da rendersi conto che sarebbe il caso di dismettere i panni di chi per mera convenienza ideologica “quello che è giusto e quello che è sbagliato e quando è giusto criticare gli Inquirenti e quando non lo è”. I famosi “due pesi e due misure” non sono né auspicabili né tollerabili. Inoltre, la posizione di opinionista televisiva e del settimanale GIALLO non può essere un piano per denigrare, sminuire. E, per taluni versi, provocare i consulenti della Famiglia Mondello che da sempre sono stati silenziati da una certa stampa di matrice “ forcaiola”.

“L’OPINIONISTA NON PUO’ DECIDERE PER MERA CONVENIENZA IDEOLOGICA”

La collaboratrice del settimanale GIALLO si renda conto che non può decidere lei per mera convenienza ideologica “quello che è giusto e quello che è sbagliato e quando è giusto criticare gli Inquirenti e quando non lo è”. Non può e non deve fare “due pesi e due misure” laddove lei decide quantità del peso e della misura. Non deve abusare del fatto che è opinionista televisiva e del settimanale GIALLO per offendere e provocare noi consulenti della Famiglia Mondello. I quali siamo stati silenziati da certa stampa “serva della tendenza forcaiola”: non deve approfittare della sua posizione di superiorità mass-mediatica (solo in questo ci è superiore) per predicare dal suo pulpito per “convincere” l’opinione pubblica.

IL SECONDO PENSIERO

Il SECONDO PENSIERO che chiaramente non condividiamo e rigettiamo del tutto è: “Ecco perché in tutta franchezza trovo discutibile e priva di logica la ricostruzione avanzata dai consulenti di Daniele Mondello per quanto riguarda la morte di Viviana. Secondo i consulenti di Mondello Viviana sarebbe stata uccisa altrove e poi trasportata nel luogo del ritrovamento, ossia sotto il traliccio. Ma non esistono elementi che supportano tale fantomatica ricostruzione”.
Si rinviano al mittente questi soliti aggettivi provocatori di cui hanno abusato ed è giusto dirlo anche altri. I quali, chiaramente hanno l’intento di “buttare addosso” il concetto di poca importanza ed attendibilità con poco rispetto.
Le affermazioni qualificative “priva di logica” e “fantomatiche” sono chiare provocazioni che l’autrice mostra e dimostra di sapere usare solo quando è cosciente che non può essere contestata nell’immediatezza e nella platea dove esibisce le sue rispettabili elucubrazioni.

“VIVIANA E GIOELE SONO PRECIPITATI IN UNA BUCA”

Ricordiamo che noi abbiamo dimostrato che Viviana e Gioele SONO PRECIPITATI ALTROVE, verosimilmente, IN UNA BUCA PROFONDA 3-4-5 METRI CON DELL’ACQUA SUL FONDO E CHE I LORO CORPI SONO STATI SPOSTATI PER SIMULARE IL SUICIDIO DI VIVIANA, SPERANDO CHE QUALCUNO ABBOCCASSE ALL’AMO, ED A QUESTO HANNO ABBOCCATO IN MOLTI… AUTRICE COMPRESA. E TALE PRECIPITAZIONE PUÒ ESSERE INCIDENTE O ALTRO, SICURAMENTE NON SUICIDIO. Questo dato è indiscutibile!
Ultimo pensiero: non bisogna buttarla in caciara affermando che noi abbiamo detto che Viviana e Gioele siano stati uccisi altrove: noi abbiamo dichiarato che “sono morti altrove” e che “l’omicidio è un’ipotesi in quanto non sappiamo dove realmente potrebbero essere defunti”.

LE IPOTESI DEI MEDICI LEGALI
L’IPOTESI DI CARMELO LAVORINO