Dodici giorni di ricerche ma di Gioele Mondello tra le campagne di Caronia non c’è ancora nessuna traccia. L’8 agosto scorso è stato trovato il corpo della sua mamma, accanto ad un traliccio dell’alta tensione. Tutto lascia pensare ad un suicidio, visto che le ferite e i traumi riportati ed evidenziati dall’autopsia sono compatibili con una caduta dall’alto. Ma non si escludono altre ipotesi. La donna, per esempio, potrebbe essere salita sul traliccio per proteggersi dagli animali selvatici o per cercare il suo bambino, perso tra i boschi. Per poi cadere giù. Tutto è possibile e gli inquirenti non escludono al momento nulla.
Intanto, come in ogni giallo che si rispetti, spuntano le medium, sensitive che si propongono e che giurano di poter dare una mano alle ricerche per il ritrovamento del piccolo Gioele. Sono almeno tre quelle che si sono fatte avanti in questi giorni.
Una delle più note, Rosa Maria Laboragine, avrebbe già dato alcune indicazioni agli inquirenti: “Hanno entrambi gli occhi chiusi – sostiene la medium -, cercate nell’acqua, perché io vedo acqua e medicine. Vedo anche una borsa marrone e una donna con una macchia nera sulla testa, come se avesse avuto un blackout”.
E oggi ha aggiunto: “Gioele è lì, vicino alla madre e probabilmente adagiato su alcune foglie. Sono diversi giorni che sto male per la situazione di questo bambino. Se non dovesse essere ritrovato tra qualche giorno verrò io ad aiutarli. Sono sicura che il suo corpicino verrà ritrovato e portato alla famiglia”.