Una ventina di opere pittoriche, tra tele in tecnica mista e disegni in grafite, protagoniste della personale del giovane artista Giancarlo Rubino, che il prossimo 31 ottobre alle 18:00 inaugurerà a Palermo, presso gli spazi di Tredarte, in via Sampolo 100, la personale dal titolo “The Golden Age of Burlesque”.
Classe 1986, palermitano, diplomato al Liceo artistico “Eustachio Catalano”, Rubino (nella foto) propone al pubblico una mostra dedicata al burlesque, genere di spettacolo satirico nato in Inghilterra nel XVIII secolo, contrassegnato da una forte carica irridente e caricaturale che prende di mira i vari generi teatrali in voga all’epoca – dissacrandoli – successivamente approdato negli Stati Uniti dove, nel tempo, ha assunto la forma di varietà.
Ad ispirare Rubino è stato un album del 2003, della band americana Marilyn Manson, capeggiata dall’omonimo leader, il cui titolo “The Golden Age of Grotesque”, svela l’assonanza con la mostra dell’artista, rimasto affascinato dai temi risalenti alla Germania pre – nazista e alla Repubblica di Weimar e dalle atmosfere dell’opera musicale che prende di mira vizi e abitudini della società occidentale, oltre che dai ritmi aggressivi e potenti.
Un approccio critico e irriverente tipico di Marilyn Manson, cantore della decadenza del mondo statunitense e delle mille contraddizioni che l’attraversano.
“Pittura e musica sono due forme d’arte che riesco ad associare – spiega l’artista – traendo ispirazione dalla seconda per realizzare i miei dipinti”.
Nello specifico, riguardo alla mostra, l’ispirazione è legata ai generi rock e heavy metal, e alle provocazioni di Marilyn Manson che hanno rappresentato per Giancarlo Rubino motivo di interesse e approfondimento : proprio dalle canzoni dell’album avrebbe tratto le mosse, successivamente, la mostra.
Ad incuriosire il pittore, oltre alle tematiche, anche le rappresentazioni dei live, in perfetto stile burlesque degli anni trenta, con molti riferimenti storici e alla cultura popolare, inclusi gli spettacoli del Moulin Rouge, rivisitati da Rubino in chiave personale.
Un interesse che ha indotto l’artista a fare delle ricerche per saperne di più sul burlesque e sugli spettacoli realizzati da showgirls famose quali Immodesty Blaize, Catherine D’lish e Dita Von Teese: quest’ultima, tra l’altro, fu la moglie di Marilyn Manson dal 2005 al 2006.
“Cominciai – spiega – a documentarmi anche sull’aspetto storico dello show, rimanendo affascinato sul significato degli spettacoli, caratterizzati anche da una forte vena ironica e attraversati dalla volontà di ridicolizzare gli usi, i costumi e i generi teatrali dell’epoca: nacque in me il desiderio di riproporre il tutto in chiave pittorica e farlo danzare attraverso i miei quadri”.
Tra le immagini esposte, figura anche quella scelta per la locandina, un disegno realizzato in matita di grafite che rappresenta una donna in stile circus burlesque : una tecnica scelta per evidenziare il lato dark gothic che incarna in pieno il linguaggio espressivo che anima le opere della mostra e il lavoro svolto dall’artista nell’ultimo periodo.
Il pezzo forte è rappresentato da un’ opera polimaterica alta circa 2 metri e cinquanta e costruita interamente a mano: un lavoro certosino al quale l’artista ha iniziato a lavorare a partire dal mese di febbraio e che definisce “una vera sorpresa”.
Altre opere simili ma di dimensioni ridotte sono collocate nell’ambito di collezioni private anche all’interno di varie attività commerciali come un salone da barba.
Le opere saranno esposte fino al prossimo 7 novembre e la mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 18:00 alle 20:00, nel rispetto delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto.
A presentare la mostra, in occasione dell’inaugurazione, sarà Antonella Giotti; prevista una performance di Roberta Pennisi.
Organizzazione a cura di Daniela Martino event manager.
Necessaria la prenotazione al numero 347. 6245526.