Clamoroso al Comune di Palermo: sono spariti gli atti legati all’inchiesta chiamata “Giano Bifronte“. La conferma arriva in Procura dal dirigente del Comune. Ma cosa è successo? Dagli archivi dell’Ufficio condono, nella sede del Polo tecnico di via Ausonia a Palermo, sarebbero stati trovati mancanti gli atti relativi alla sanatoria richiesta per l’ex Keller, una delle aree industriali dismesse dopo l’inchiesta che porta il nome della divinità romana con due volti. Le indagini portarono all’arresto di sette persone nel mese di febbraio.
Come ricorda il Giornale di Sicilia, l’inchiesta orbitava attorno alla trasformazione di quelle determinate aree in zone edilizie per un volume d’affari pari a 150 milioni di euro per ciascuna di esse. Quelle zone, infatti, erano entrate nel mirino di diverse imprese amiche di burocrati e politici corrotti. Come riporta il quotidiano, diverse carte legate alle indagini chiamate “Giano Bifronte” sarebbero sparite dal Comune di Palermo: un nuovo terremoto è pronto ad abbattersi su chi amministra il capoluogo siciliano e sulla giustizia. L’atto, ovviamente, è di una gravità inaudita.