E’ finito nell’occhio del ciclone Andrea Serrani, il tifoso della Fiorentina che domenica sera, al termine della partita contro l’Empoli, ha molestato la giornalista Greta Beccaglia fuori dallo stadio Castellani. Il 45enne di Ancona, il cui atto è stato immortalato in collegamento con la trasmissione “A Tutto Gol” su ToscanaTv , è stato identificato incrociando il video della molestia con quelli delle telecamere di sorveglianza dello stadio.
Intervistata dal Resto del Carlino, la compagna dell’uomo, Natascia Bigelli, lo ha difeso a spada tratta. “E’ un grande uomo, un papà speciale, un amico di tutti. Un simpatico burlone. E’ dolce ed è un coccolone rispettoso, sempre presente nelle difficoltà”. Questo il ritratto che la donna ha delineato del compagno.
“Che quella cosa non si faccia lo sappiamo – ha aggiunto -. Ma far passare Andrea da maniaco e violentatore è un fatto che ammazza l’anima”.
“Ci facciamo forza a vicenda per quello che ci sta capitando – racconta – . Siamo su tutte le tv e i giornali. Andrea sia nella vita privata che fuori con le persone che lo conoscono da sempre è disponibile a dare una mano quando qualcuno ne ha bisogno. Lui è sempre pronto a difendere gli altri, come ben sanno gli amici che gli vogliono bene. Lui riesce a farti sorridere nei momenti bui. È un uomo molto presente e con un cuore enorme”.
La giornalista Greta Beccaglia ha intanto denunciato l’uomo per violenza sessuale. Indagato dunque dalla Procura di Firenze, il 45enne di Ancona è anche destinatario del Daspo emesso dal questore di Firenze, Filippo Santarelli. Il tifoso non potrà più entrare in uno stadio per i prossimi tre anni.
Accanto a lui è indagato con l’accusa di violenza sessuale anche un altro tifoso che avrebbe sfiorato le parti intime della giornalista. La Questura di Firenze ha denunciato il 48enne fiorentino, identificato dalla polizia tramite le immagini di video sorveglianza. Sull’uomo grava anche un Daspo che gli impedisce l’accesso per due anni allo stadio.
“Non è assolutamente un atto di sessismo. Avevamo perso e ho fatto quel gesto in un momento di stizza e per goliardia – ha dichiarato, dal canto suo, Andrea Serrani al Corriere Fiorentino -. Non avrei mai pensato a tutto quello che sta succedendo. Il mio avvocato sta cercando l’avvocato della giornalista: voglio farle le scuse ufficiali”. Ha poi proseguito: “Mi descrivono come un violentatore, ma non sono così. A casa mi hanno detto: ma che hai fatto? Me lo ha detto anche la mia compagna. Sanno che non sono una persona cattiva”.
Greta Beccaglia ha dichiarato più volte di essere decisa a procedere per vie legali e di non volere ascoltare le ragioni dell’uomo. “L’ho denunciato e non intendo incontrarlo – ha detto a “Un Giorno da Pecora” a Rai Radio1-. Ci penserà il legale e la giustizia a decidere cosa dovrà fare. Quel che ci tengo a dire è che il gesto non è accettabile. Non so perché lui l’abbia fatto, forse quella persona ha pensato che fossi un oggetto lì”.
La compagna di Andrea Serrani non è l’unica a difenderlo. Nelle scorse ore ha fatto la sua comparsa su Facebook il gruppo “Le amiche e gli amici di Andrea”. Al momento sono 869 i membri, “amici e amiche di Andrea, contrari ad ogni forma di violenza sia nei confronti delle donne, dei bambini, degli uomini ed anche degli animali”.
La descrizione prosegue. “Ci teniamo a specificare – si legge – che siamo solidali con la giornalista che ha subito ingiustificate umiliazioni da parte delle persone che uscivano dallo stadio e che il gesto di Andrea, compiuto stupidamente, può aver recato offesa alla stessa. Ma, in egual misura, siamo fortemente contrari ed inorriditi dalla GOGNA MEDIATICA che si è costruita nei confronti dell’uomo e del suo stesso gesto!”.
“Telegiornali, talk show mattutini, pomeridiani e serali hanno fatto di Andrea il capro espiatorio per parlare di temi come violenza sessuale, sottomissione o umiliazione dell’uomo verso una donna. Si è parlato di un padre e di un lavoratore usando parole che riportano il pensiero ad un violentatore, a chi picchia una moglie o a chi uccide una fidanzata! Abbiamo visto tutti il gesto di Andrea, lo abbiamo subito disapprovato ma poi, noi che lo conosciamo, immediatamente abbiamo compreso che il suo gesto era privo di violenza, cattiveria o libido! Non era una palpata, non c’è stata una leccata della mano! In quel gesto si è visto tutto quello che, dopo soli due giorni dalla giornata nazionale contro la violenza sulle donne, i maligni, i giudicanti e gli improvvisati psicologi, hanno voluto vedere: un uomo che compiva un atto di violenza sessuale verso una donna!”.
Insulti e minacce, anche di morte, starebbero causando “la distruzione della vita di un uomo che sta provando un rimorso immane, della sua famiglia e di una figlia; di un’attività professionale che porterà alla perdita di un lavoro dei suoi dipendenti”.
“Ecco, noi che conosciamo veramente Andrea, possiamo dire che è stato superficiale ma non certo un MOSTRO – concludono i conoscenti dell’uomo -. Ha agito di impulso, inconsapevole di ciò che avrebbe provocato ma sicuramente non con l’intento di offendere, umiliare o VIOLENTARE una donna! Noi siamo qui per dare voce ad un uomo che ha sbagliato ma che è pronto a chiedere scusa, a pagare per quel che ha fatto ma che merita di riappropriarsi della sua vita e della sua dignità di UOMO, padre e lavoratore!”.